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Salgono a quindici i Paesi di Eurolandia. Gli ultimi ...

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La prima a celebrare ufficialmente in questo fine settimana l'ingresso nel circolo della moneta unica è Malta, che ha riunito a La Valletta i leader dei principali Paesi e delle istituzioni europee, a partire dal presidente della Commissione Ue, Jose Manuel Barroso, passando per il primo ministro italiano, Romano Prodi, il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, e quello dell'eurogruppo, Jean-Claude Juncker, accolti dal presidente Eddie Fenech Adami e dal primo ministro Lawrence Gonzi. Un ingresso celebrato con una due giorni di incontri bilaterali e conclusosi con un concerto dell'orchestra filarmonica maltese intervallato dagli indirizzi di saluto dei rappresentanti europei. Nel prossimo fine settimana, invece, sarà la volta delle cerimonie per l'ingresso di Cipro, cui è attesa la partecipazione anche del ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa. «Siamo orgogliosi che Malta faccia ora parte dell'eurozona e accoglieremo con piacere gli investitori e i turisti locali e stranieri, europei e non, che vedranno Malta come una meta più attraente per i propri investimenti e vacanze», ha affermato Gonzi. Fra la gente comune, comunque, i problemi ricordano in modo deciso quelli già vissuti in Italia qualche anno fa, anche grazie ad un'adesione all'euro superiore al 50% già dal primo giorno. Tassisti che prendono confidenza con i «nuovi» centesimi disponendoli sul cofano della macchina, persone che si lamentano della quantità «esagerata» di spiccioli che la moneta unica porta inevitabilmente con sè, camerieri che combattono con le calcolatrici per trasformare la vecchia lira maltese nel nuovo euro. Ma soprattutto il timore di un'ondata di rialzi generalizzati dei prezzi a seguito dei tanto temuti «arrotondamenti». Ma arriva subito il monito di Jean Claude Trichet: «La conversione dei prezzi in euro - ribadisce il presidente della Bce - non deve essere usata per aumentare i prezzi in modo ingiustificato».

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