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Consumi, la spesa alimentare

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al secondo posto dopo la casa

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Seconda soltanto ai costi sostenuti per l'abitazione. Ma non basta. Gli effetti del carovita sarebbero alla base di un cambiamento radicale del menù quotidiano, con una brusca accelerazione dei consumi di pollo, uova e acqua, e una contestuale frenata di pane, pasta e vino. La classifica, rileva l'organizzazione agricola, è presto fatta: del totale della spesa mensile familiare ben il 26% viene assorbito dalla casa, il 19, come detto, da alimentari e bevande, il 14,7% dai trasporti, il 5,9% da arredamenti, elettrodomestici e servizi per la casa e il 5% da combustibili ed energia elettrica. Si tratta, osserva la Coldiretti, «di una evidente dimostrazione che i rincari rilevati dall'Istat a dicembre, che si sono verificati ad esempio nel settore alimentare con aumenti record per prodotti base come pane (+12,3%), pasta (+8,4%) e latte (+7,6%), hanno avuto effetti pesanti sul carovita». Non a caso, prosegue, i 467 euro al mese spesi in media dalle famiglie italiane per l'alimentazione «sono destinati principalmente all'acquisto di carne (106 euro)»

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