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Restano ancora 24 ore al D-day per la privatizzazione ...

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E per domani è previsto anche il consiglio di amministrazione dell'Alitalia che, a Borsa chiusa, potrebbe comunicare quali candidati hanno consegnato la busta. La cessione da parte del Tesoro (49,9%) del controllo di Alitalia avverrebbe attraverso un aumento di capitale e un'opa a cui l'attuale azionista di maggioranza non parteciperebbe. «Il tema si limita a restare aperto, ma non c'è nessun cambiamento sostanziale» ha detto il responsabile finanze nel direttivo Lufthansa, Stephan Gemkow, comunque al momento opportuno una decisione sarà resa nota nel rispetto di tutti i partecipanti al mercato, ha assicurato successivamente la portavoce del vettore tedesco Stephanie Stotz. Che, a proposito di voci sulla imminenza ieri di una decisione, ha osservato che sono senza conferma. Intanto, ieri in Borsa il titolo Alitalia ha perso lo 0,92% chiudendo 0,8145 euro. Nel progetto di Ap Holding, secondo fonti finanziarie, potrebbe essere di circa il 20% la quota di partecipazione nel capitale delle banche. Intesa Sanpaolo, che ha confermato la possibilità di un ingresso con una quota di minoranza nel capitale, potrebbe acquisire il 15% lasciando un 5% alla banca giapponese Nomura (l'unica di cui si ha notizia della conferma di voler essere nel business). Ma non è escluso che qualche altra banca o fondo d'investimento voglia acquisire una quota del capitale e andare oltre il semplice finanziamento. Dal punto di vista societario, Ap Holding potrebbe controllare Air One (che a sua volta controllerebbe il proprio vettore regionale Cityliner) e Alitalia (che manterrebbe il controllo del vettore regionale Alitalia Express, di Volare). Il numero degli esuberi, all'esame di Ap Holding, oscilla intorno a 3.000, che verrebbero gestiti con cassa integrazione, solidarietà, mobilità ed esodi incentivati.

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