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Petrolio record, crescono le tensioni

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Oltre a petrolio e cambi, sul tavolo del G7 anche la crisi dei mutui subprime, con il forte rallentamento dell'economia statunitense, per la quale il Fondo monetario internazionale ha drasticamente rivisto al ribasso le previsioni di crescita 2008, tagliate di 9 decimi all'1,9%. L'Italia è rappresentata dal ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa, al suo esordio agli incontri annuali di Fmi-Banca Mondiale nella veste di presidente del International Monetary and Financial Commitee (Imfc) e il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi. Proprio il numero uno di Via Nazionale, in qualità di presidente del Financial Stability Forum ha il compito di consegnare ai ministri e colleghi governatori le prime risultanze dell'analisi effettuata dal gruppo di lavoro da lui guidato, cui il G7 ha affidato la stesura di un rapporto sulle cause delle turbolenze finanziarie, la cui versione finale dovrà essere finalizzata entro l'aprile del 2008. «Per l'Italia c'è una strada in salita perchè abbiamo un debito pubblico altissimo. La salita è meno ripida di come era un anno e mezzo fa, quando dovevamo fare un aggiustamento quasi drammatico», ha detto Padoa-Schioppa. L'Europa, ha poi aggiunto il ministro, è «un'area che ha una moneta forte e deve imparare a convivere con questo fatto. In queste riunioni - ha detto - si discute dei cambi, ma non li si determinano. Questi li determinano i mercati». Riguardo agli effetti che un euro forte può avere per le imprese, Padoa-Schioppa ha rilevato che «per l'industria può non essere sempre facile ma in Europa molti esportatori ormai operano in un contesto di moneta forte». Il rincaro del petrolio «è una cosa pesante da assorbire, ci aiuta l'euro forte, perchè ci riduce di molto la bolletta petrolifera», ha spiegato Padoa-Schioppa. Per quanto iguarda i cambi, Francia e Italia negli ultimi giorni hanno mostrato, a differenza della Germania, tutta la loro preoccupazione per i contraccolpi sulle rispettive esportazioni che potrebbero insorgere se l'euro dovesse continuare a rafforzarsi.

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