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Acea, obiettivo 10 milioni di clienti

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La società punta sul business dell'acqua. E da luglio tariffe elettriche aggressive

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Il consiglio di amministrazione di Acea Spa, presieduto da Fabiano Fabiani, ha approvato ieri il bilancio consolidato 2006, ultimo dell'attuale mandato. I conti del gruppo partecipato al 51% dal Comune di Roma e attivo nel settore idrico, nella filiera dell'energia elettrica, nell'illuminazione pubblica e nel gas, evidenziano ricavi in crescita nel 2006 del 34,7% a 2,187 miliardi, rispetto ai 1,624 miliardi del 2005. Con il bilancio 2006 la società ha accontentato anche i suoi azionisti. In considerazione, infatti, della solidità patrimoniale del gruppo, sarà proposta all'assemblea degli azionisti, convocata il prossimo 4 maggio, la distribuzione di un dividendo pari a 0,54 euro per azione (era 0,470 euro nel 2005, +15%). Il miglioramento dei principali risultati economico-finanziari dell'azienda, hanno fatto soltanto in parte gridare alla vittoria l'amministratore delegato di Acea, Andrea Mangoni. Che già pensa al prossimo importante obiettivo: aggiungere entro un anno e mezzo altri due milioni di clienti nel settore idrico, agli attuali otto. Proprio in questo settore, ha spiegato l'ad dell'azienda, si sono fatti gli investimenti più grandi: «Dai 36 milioni di euro del 2003 ai 67 milioni dello scorso anno, con un incremento di circa l'85%». Il 90% di questi investimenti riguarda Roma ma Acea sta puntando ora ad estendere l'attività a tutta la Provincia «che sconta ancora qualche ritardo». Nota dolente, invece, per la distribuzione elettrica che, nonostante abbia giovato negli ultimi tre anni di investimenti passati da 66,1 a 113,2 milioni di euro, ha ancora, stando alle parole dello stesso Mangoni «un tasso dei guasti molto elevato a cui bisogna porre la massima attenzione». Migliora comunque la qualità commerciale, vale a dire i parametri di allaccio alla rete elettrica, e quella del servizio che specie per l'illuminazione pubblica ha fatto ridurre del 33% i tempi medi di riparazione. Ma la società è anche pronta ad affrontare da luglio prossimo la liberalizzazione del mercato domestico dell'energia, con una serie di proposte interessanti «sia in termini di prezzi - ha precisato l'ad di Acea - che di articolazione». Le famiglie potranno dunque risparmiare se sceglieranno di restare con Acea «tenendo però presente che le tariffe scenderanno solo a prezzi dei combustibili costanti». [email protected]

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