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di GIOVANNI LOMBARDO UN CONSIGLIO di amministrazione con i coltelli sotto il tavolo.

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Ed è ormai guerra aperta sull'operazione Telefonica tra Marco Tronchetti Provera, primo azionista del gruppo, e il presidente Guido Rossi. Quest'ultimo preferisce la soluzione che vede correre in aiuto della società una cordata di banche (secondo le indiscrezioni: Mediobanca, Fondo Clessidra, Capitalia, Unicredit, Generali e alcune Fondazioni). Ieri, però, il dossier spagnolo non era ufficialmente sul tavolo. E il consigliere Carlo Puri Negri, al termine del cda, non ha voluto dire niente sul piano industriale: «Il piano viene presentato domani e domani vedremo», ha detto riferendosi all'incontro con la comunità finanziaria in programma oggi. Sulle linee guida del business plan presentato da Rossi e dagli ad Carlo Buora e Riccardo Ruggiero si sono astenuti gli amministratori più vicini a Tronchetti Provera (Carlo Puri Negri, Massimo Moratti e Pasquale Pistorio). Dal cda è arrivato, invece, un «unanime apprezzamento dell'operato del management», come si legge nel comunicato diffuso dal gruppo di tlc. I conti 2006 evidenziano ricavi in crescita del 4,5% a oltre 31,2 miliardi di euro con un consistente apporto della business unit Mobile Brasile che ha visto salire i ricavi da 2,9 a 3,9 miliardi di euro. Il margine delle attività operative (ebitda) a livello consolidato si attesta a 12,85 miliardi di euro con un +2,7% sul precedente esercizio, sostanzialmente stabile. Sostanzialmente invariati gli investimenti industriali a 5,11 miliardi di euro mentre migliora l'indebitamento che a fine dicembre ammonta a 37,3 miliardi, in calo di oltre 2,5 miliardi rispetto a fine 2005. La capogruppo evidenzia ricavi in crescita del 42,8% a 22,72 miliardi pe effetto della fusione per incorporazione di Tim. L'ebitda ammonta a oltre 10 miliardi (+63%) mentre l'utile netto si attesta a 4,144 miliardi rispetto ai 2,31 miliardi del precedente esercizio sempre per effetto della fusione Telecom-Tim. Il cda ha quindi deciso di mantenere invariato il dividendo. Alle azioni ordinarie andranno 0,14 euro per ogni azione e 0,151 euro per ogni titolo risparmio. [email protected]

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