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Gas, ultimatum della Russia

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Se un'intesa fra Mosca e Minsk per le forniture di gas sembrava nel pomeriggio di ieri più vicino, in serata il quadro sembra essersi complicato. Un portavoce dei Gazprom ha riferito che nessun passo avanti è stato compiuto, ed il premier bielorusso Serguei Sidorski ha dichiarato che in assenza di una accordo sul prezzo del metano, la Bielorussia il transito del gas destinato all'Europa sul suo territorio. Se Gazprom «non adotterà un atteggiamento costruttivo nel corso dei negoziati - ha dichiarato in serata il premier bielorusso alla televisione - non ci sarà naturalmente il contratto sul transito del gas a partire dal primo gennaio. E in assenza di un contratto, non non potremo far transitare il gas attraverso la Bielorussia». Secondo un portavoce del gruppo russo, ieri non è stato fatto alcun passo avanti nei negoziati sul rialzo dei prezzi praticati alla Bielorussia. Bielorussia e Gazprom devono rinnovare il contratto da qui a quattro giorni. Se non si raggiungerà un'intesa, Gazprom taglierà le forniture alle 10 del primo gennaio. Il portavoce di Gazprom, Serghei Kuprianov, ha spiegato che la questione da risolvere non è il prezzo in sè ma la componente cash del pagamento. L'ultima offerta del colosso russo è di 105 dollari (contro i 75 chiesti da Minsk) per 1000 metri cubi di gas, di cui 75 pagati cash e il resto in azioni Beltransgaz in quattro anni. Anche la valutazione di Beltransgaz resta un problema aperto, ha ricordato Sidorski, dato che la stima di Gazprom è inferiore a quella effettuata da una banca olandese per conto di Minsk, pari a 5,3 miliardi di dollari. «Minsk attende che Gazprom faccia il primo passo verso un compromesso», ha detto un portavoce del ministero dell'energia bielorusso, aggiungendo che il direttore generale di Beltransgaz, la società statale bielorussa proprietaria delle rete di gasdotti, si trova a Mosca per negoziare. Alexei Miller, presidente di Gazprom, ha invitato Minsk a non avere una posizione «distruttiva» e ha ribadito che dal primo gennaio 2007 saranno interrotte le forniture in assenza di un nuovo contratto. I primi a farne le spese sarebbero Germania, Polonia e Lituania. Ma la crisi colpirebbe anche l'Italia che importa dalla Russia il 27% del gas. Gazprom ha comunque ribadito anche ieri di voler garantire ai consumatori europei i volumi di gas previsti nei contratti.

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