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di GIOVANNI LOMBARDO ARRIVA una nuova stretta sui tassi d'interesse.

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È uno degli effetti del rialzo deciso dalla Bce che ieri ha portato il costo del denaro al 3,5%. Ma ad aumentare sarà anche l'onere dei prestiti, di quelli accesi per l'acquisto di piccoli elettrodomestici o di auto nuove, e più difficile sarà anche rifinanziare il debito pubblico (oggi già a oltre 27 mila euro a testa). A fare i calcoli di quanto il denaro più caro impatterà sulle tasche degli italiani è stata l'Adusbef, che snocciola i rialzi previsti sulle rate dei mutui a tassi variabili ipotizzando vari scenari a seconda della durata dei mutui (10, 15 e 20 anni). Quello di ieri è il sesto rialzo in un anno che spina la strada verso un'ulteriore stretta creditizia nei primi mesi del 2006. Il board della Banca centrale europea ha rispettato le attese dei mercati, aumentando all'unanimità i tassi d'interesse di un quarto di punto percentuale. Ma l'Eurotower ha fatto anche qualcosa di più: il presidente Jean-Claude Trichet, nella consueta conferenza stampa che segue la decisione sul costo del denaro, ha dichiarato che i tassi sono ancora «bassi» inviando ai mercati un chiaro segnale «rialzista» per i prossimi mesi. Nessuna preoccupazione, però, per il presidente del consiglio Romano Prodi sugli effetti in termini di crescita dell'economia. «Dalla Bce è venuta una misura di prudenza che non rallenta la crescita - ha detto il premier - un aumento, molto, molto limitato e per questo non sono eccessivamente preoccupato di andamenti inflazionistici». Secondo i calcoli dell'Adusbef, ad esempio, un mutuo di 100 mila euro a 10 anni al 5% comporta una rata mensile di 1.060,66 euro o semestrale di 6.414,71. Un aumento del tasso al 5,25% comporterà un aumento di 12,25 euro sulla rata mensile (+147 euro annui) o di 75,99 euro sulla rata semestrale (+151,98 euro l'anno). Per un mutuo di 200 mila euro a 10 anni un tasso al 5% comporta una rata mensile di 2.121,32 euro o semestrale di 12.829,42. Un aumento al 5,25% comporterà un rincaro di 24,50 euro sulla rata mensile (+294,00 annui) o di 151,98 euro sulla rata semestrale (+303,96 euro l'anno). Discorso simile per i prestiti. Ricorrere ad una linea di credito da 6.000 euro per l'acquisto di elettrodomestici ed altri prodotti per la casa, sostiene l'Adusbef, comporterà un aumento complessivo della somma rimborsata in 5 anni di circa 93 euro. Per arredare casa o acquistare un'auto con un prestito da 15 mila euro si sborseranno in media 228 euro in più, mentre per affrontare spese di maggiore entità (matrimonio, iniziative commerciali) con un prestito da 30 mila euro, serviranno in 5 anni 453 euro in più.

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