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di GIULIO STRADA NON si ferma la corsa in Borsa del titolo Alitalia.

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Il quadro resta delicato, ma Piazza Affari scommette sul buon esito del lavoro del governo per affrontare la crisi della compagnia e si mostra estremamente sensibile alle continue indiscrezioni sulla possibilità che si arrivi a breve a stringere una forte alleanza con una compagnia straniera. L'inversione di rotta è scattata il 9 novembre: da quel giorno (0,744 euro), rispetto al prezzo di riferimento registrato ieri (0,8961), il titolo ha guadagnato il 20,4%. La performance delle ultime settimane ha portato un parziale recupero del valore perso: in 12 mesi la flessione si attesta ora al 31,05% (era al -54,44% in un anno, per esempio, il 23 ottobre). Negli ultimi 12 mesi il prezzo più alto è stato segnato il 2 marzo (1,31), il più basso il 25 maggio (0,71). Nel rincorrersi di rumors ed indiscrezioni sui dossier allo studio, restano diverse le ipotesi in campo. La soluzione naturale di un rafforzamento della partnership con Air France-Klm appare ancora la più probabile. Si continua a parlare anche della possibilità di una alleanza «interna», con un'altra compagnia italiana (ricorre l'ipotesi AirOne) come primo passo per rafforzare la compagnia ed acquisire così un diverso peso contrattuale prima di trattare un accordo con un partner straniero. La soluzione AirOne potrebbe essere anche la strada per guardare ad una intesa con Lufthansa, con cui ha AirOne ha solidi rapporti. A completare la rosa di ipotesi, non perde fascino quella di una alleanza ad Oriente: nei giorni scorsi si è parlato ancora di Air China, e di trattative informali con Thai (smentite da Alitalia). Intanto i sindacati confermano lo stop degli assistenti di volo che, previsto per il 15 dicembre, romperà la tregua sindacale che governo e azienda auspicavano potesse reggere fino alla definizione del piano per affrontare la crisi: Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uglt, Anpav, Avia e Sult criticano il «perdurante silenzio dell'azienda». Più cauta la Uil Trasporti che, in questa fase delicata, pensa a scioperi solo «virtuali» per evitare danni all'azienda.

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