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UNICREDIT e Intesa dicono addio ad Olimpia, la holding che controlla Telecom ma, secondo fonti finanziarie, ...

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L'uscita delle banche viene regolata oggi con il pagamento di quasi 1,2 miliardi di euro da parte di Pirelli che sale così all'80 per cento (ad ognuna saranno corrisposti 585 milioni di euro per 220 milioni di azioni pari al 4,772% della holding in cambio di un corrispettivo di 585 milioni di euro). Da alcuni giorni si rincorrono rumors e smentite nel tentativo di immaginare quale forma potrà prendere un eventuale riassetto della catena di controllo di Telecom. Il via alla caccià ai nuovi soci lo hanno dato, implicitamente, le dichiarazioni del presidente di Pirelli, Marco Tronchetti Provera: «Non escludiamo niente. Valuteremo» aveva detto il 25 settembre. L'ipotesi di un ingresso diretto in Telecom attraverso un aumento di capitale è stato escluso dall'azienda stessa che, con una nota, ha precisato «di non avere allo studio alcuna ipotesi di aumento di capitale, nè di aver dato, nè di avere intenzione di dare, incarichi a banche o ad altri intermediari per operazioni sul capitale». Secondo altre speculazioni una delle opzioni allo studio sarebbe la costituzione di una newco, partecipata da alcune banche, che potrebbe acquistare parte delle azioni Telecom in mano ad Olimpia. L'ipotesi più probabile sembra quella di un intervento diretto in Olimpia. Per quanto riguarda più da vicino Telecom dopo le indiscrezioni di stampa su un possibile avvicendamento ai vertici e il ritorno dei rumors sul possibile arrivo a Piazza Affari di Vito Gamberale Guido Rossi ha ribadito con una nota «la propria fiducia nell'attuale management» e in particolare al vice presidente esecutivo Carlo Buora e all'amministratore delegato Riccardo Ruggiero. Un segnale di fiducia per guardare avanti verso nuove sfide.

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