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di GIULIO STRADA GUAI in arrivo dalla Finanziaria per Autostrade.

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Emergono una serie di elementi piuttosto negativi per il settore in quanto le tariffe dovranno assicurare un adeguato ritorno sul capitale investito in infrastrutture. Il vero punto cruciale per il settore dell'infrastrutture sono proprio i limiti di indebitamento per le società operanti in questo comparto. Sarà compito del ministero dell'Industria e dell'Economia inserire alcuni criteri di patrimonializzazione per fissare tali paletti. Gli extra-costi sugli investimenti saranno a carico del concessionario come rischio imprenditoriale. Non solo. Nessun operatore del settore costruzioni può esercitare i propri diritti di voto per la nomina degli amministratori in quota eccedente il 5% del capitale sociale. Tale normativa complica anche la situazione del gruppo Gavio dove la holding controlla una società di costruzioni. Ecco perchè l'orizzonte di Autostrade potrebbe cambiare in quanto l'operazione con la spagnola Abertis diventa sempre più a rischio. Quale sia l'impatto sulla valutazione di Autostrade dipenderà infatti da come verrà stabilito il capitale investito in infrastrutture e il ritorno adeguato. Ad una prima lettura le norme nel loro complesso sembrano comunque piuttosto punitive per tutto il settore. Quindi sarà molto importante verificare come la norma sarà modificata in Parlamento e come saranno i decreti attuativi per applicare le nuove tariffe. Il discorso si sposta anche in sede europea in quanto l'Ue potrebbe esprimere il proprio parere su tali proposte, considerando che il governo ha modificato la normativa proprio in un momento importante per la fusione con Abertis. Per quanto riguarda la fusione stessa, cruciali saranno quindi i tempi di conversione in legge del decreto (entro inizio dicembre), per capire i possibili impatti reali sul valore di Autostrade e quindi sul concambio con Abertis se l'operazione proseguirà. La rischiosità sui titoli del settore sì è decisamente incrementata tanto che la borsa ha reagito negativamente a questo scenario. Autostrade ha chiuso in calo 22,56 euro (- 3,55%) mentre le società del gruppo Gavio, Autostrada Torino-Milano e Sias, hanno lasciano sul terreno rispettivamente il 3,83% a 16,35 euro e il 3,35% a 10,02 euro. Intanto per decongestionare le strade e dirottare il traffico merci su altre vie, in particolare quella marittima, la Finanziaria prevede un fondo di 520 milioni di euro nel 2007 per lo sviluppo dell'intermodalità.Lo sviluppo delle autostrade del mare è una delle priorità del governo che ha varato una norma che consente di utilizzare 120 milioni già disponibili.

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