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Nuova stretta sul costo del denaro

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Bce: entro il 2007 i tassi potrebbero salire fino al 4%

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Sempre secondo indiscrezioni, inoltre, eventuali aumenti dei tassi oltre il 4% dipenderebbero dallo scenario dei prezzi al consumo. In ogni caso, per quanto riguarda il futuro scenario dei tassi, saranno cruciali le stime aggiornate su crescita e inflazione che l'Istituto di Francoforte diffonderà a fine anno. Nel weekend appena concluso, che ha ospitato la riunione del G7 a Singapore, lo stesso presidente della Bce Jean-Claude Trichet e altri componenti del Board hanno reiterato la necessità di mantenere «una vigilanza forte» sull'inflazione lasciando intendere che la Banca centrale proseguirà nella strategia di stretta creditizia. Ogni qualvolta negli ultimi mesi il direttivo della Bce ha affermato la necessità di questa «vigilanza forte» è seguito puntuale un rialzo dei tassi (quattro da dicembre scorso) fino all'attuale livello del 3,0%. Un livello che rimane tuttavia ancora «straordinariamente basso», secondo quanto notato a Singapore dal governatore di Bankitalia Mario Draghi. Gli esperti si attendono un ulteriore ritocco di un quarto di punto del costo del denaro in Eurozona già nella prossima riunione a Parigi della Bce il prossimo 5 ottobre. E si attende ancora un altro rialzo entro fine anno, arrivando così al 3,50%. Ma in prospettiva, secondo quanto filtrato ieri da autorevoli esponenti della Bce, la stretta creditizia dovrebbe proseguire e spingere i tassi fino almeno al 4% nel 2007. Intanto, da Singapore, arriva anche un'altra indicazione: l'Europa vuole porre paletti alla dottrina Wolfowitz, che dando priorità alla lotta alla corruzione nei paesi poveri rischia di essere penalizzante per le popolazioni già duramente colpite. L'Ue chiede che il Board della Banca Mondiale sia coinvolto nel monitoraggio della nuova strategia. Pur affermando di sostenere la scelta di dare particolare vigore alla lotta alla corruzione, gli europei vengono incontro alle critiche piovute sull'approccio determinato in questa direzione di Paul Wolfowitz. «Sosteniamo» lo sforzo della Banca Mondiale, spiega Draghi, aggiungendo che «la nuova strategia della Banca Mondiale non può avere successo senza un sistematico coordinamento con le altre agenzie per lo sviluppo». La Banca quindi «dovrebbe lavorare a stretto contatto con i suoi partner per lo sviluppo».

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