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Fiat, produzione avanti tutta

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Apertura anticipata per gli stabilimenti. Il mercato tira, la Borsa apprezza

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Il mercato tira, c'è bisogno di produrre e il lavoro riprende tra segnali di ottimismo. E la Borsa apprezza. Ieri il titolo del Lingotto ha fatto registrare un altro rialzo (+0,4%), toccando quota 11,36 euro, vicino al massimo dell'anno (11,6). Un premio al fatto che per la prima volta dal 2001 le ferie non vengono prolungate con periodi di cassa integrazione nel settore Auto. Oltre ai circa 10 mila dipendenti di Mirafiori, sono tornati al lavoro anche quelli di Melfi e Pomigliano d'Arco, mentre riprenderanno la prossima settimana Termini Imerese (che fa 4 settimane di ferie), Sevel (che ha cominciato le ferie una settimana dopo) e Cassino (dove c'è una settimana di cassa integrazione). Al lavoro anche Iveco, Teksid, Comau, Magneti Marelli. L'amministratore delegato Sergio Marchionne continua, intanto, a raccogliere riconoscimenti internazionali per la sua «cura», che ha permesso al settore Auto di avere un utile di 145 milioni di euro nel primo semestre dell'anno. L'ultimo gli è arrivato da Automotive News Europe, l'edizione europea della rivista americana vera «bibbia» del settore dell'auto. Gli è stato assegnato il premio «Eurostars 2006». Ma a testimonianza del buon lavoro svolto dal Lingotto, il quindicinale ha dato riconoscimenti ad altri due manager della Fiat, a Cristina Siletto, project manager della gamma alta e premium, unica donna fra i 17 premiati, e a Giuseppe Bonollo, product portfolio manager. Gli impegni d'autunno. Non mancano nell'agenda di Marchionne. Il primo appuntamento è il 14 settembre, quando si insedieranno le quattro commissioni miste, azienda-sindacato, previste dal nuovo contratto integrativo, che ha portato aumenti retributivi per la prima volta dopo 10 anni. Poi, entro il mese, potrebbe risolversi la questione del riacquisto della quota Ferrari (29%) in mano a Mediobanca dal 2002 (ne aveva il 34%, ma il 5% è finito al fondo di investimenti Mubadala del governo di Abu Dhabi). Sul fronte delle strategie di mercato, si punta ad aumentare le vendite del marchio Lancia in Europa a 300 mila unità, dalle 145 mila attuali, a difendere la quota di quasi il 31% ottenuta sul mercato italiano e dell'8% in Europa e a presidiare le attività in Sud America. Quanto agli obiettivi finanziari si punta per il 2006 a un utile netto di 1 miliardo di euro e di 1,4-1,6 nel 2007.

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