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Capitalia, patto anti lite col cliente

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Al via una procedura unica di conciliazione e una carta degli impegni

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E l'avvio di una procedura di conciliazione delle controversie con i correntisti unica per tutto il gruppo. Sono questi i due punti principali del protocollo sottoscritto ieri tra Capitalia e le quattordici associazioni dei consumatori italiane. Un'iniziativa, ha sottolineato l'amministratore delegato di Via Minghetti, Matteo Arpe, che «colloca il gruppo all'avanguardia del mondo bancario italiano. Le esperienze fatte con Protezione Investimento e Delta2 dimostrano come non si tratti di iniziative isolate, ma del frutto di una riflessione avviata da tempo con l'obiettivo della centralità del cliente». La carta degli impegni, in particolare, rappresenta un vincolo al rispetto di alcune regole standard e si articola in sette punti comunicati al cliente al momento della sottoscrizione dei contratti. I punti principali dell'intesa prevedono, tra gli altri aspetti, «trasparenza, equità e imparzialità nel rapporto con il cliente-consumatore, chiarezza, semplicità e comprensibilità delle comunicazioni al cliente, facilità di accesso alle informazioni». Per quanto riguarda la procedura di conciliazione è stato deciso che questa «sarà attiva a livello nazionale ed interesserà da subito i prodotti e i servizi di investimento per controversie quantificabili entro i 20 mila euro. Successivamente il procedimento sarà esteso alle carte di pagamento e ad altri prodotti retail e potrà essere attivata attraverso le associazioni di consumatori». La presentazione delle iniziative, ieri a Roma, ha fornito l'occasione per fare il punto sugli altri temi che interessano la banca capitolina. «All'inizio di settembre si conosceranno i risultati del primo semestre di Capitalia e la risposta di Abn Amro sul mantenimento o meno della sua partecipazione (il 7%) nella banca romana» ha ricordato Arpe, aggiungendo che «non conosciamo la decisione, ma le dichiarazioni delle ultime settimane» del management di Amsterdam «vanno tutte nella direzione della difesa dell'indipendenza della banca e questo credo sia già una risposta a tutte le ipotesi di aggregazioni circolate finora, compresa l'ultima» sulla creazione di una eventuale holding olandese per il controllo di Via Minghetti e di Antonveneta. «Qualsiasi sarà la risposta di Abn Amro sarà in questa direzione», ha sottolineato Arpe. Sugli eventuali sviluppi del risiko Arpe non ha voluto commentare: «Non c'è nulla di nuovo».

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