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Civitavecchia, l'Enel batte la Regione Lazio

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Accolto il ricorso contro la giunta Marrazzo: sbloccati i lavori della centrale di Torrevaldaliga Nord

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Il gruppo guidato da Fulvio Conti può riprendere i lavori per le opere a mare legati alla riconversione a carbone del sito di Torrevaldaliga Nord. Lo ha deciso il Tar del Lazio accogliendo in parte il ricorso della società contro la Pisana che aveva disposto la sospensione dei lavori. Il ricorso di Enel riguarda l'ordinanza del presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, che il 10 febbraio scorso aveva sospeso i lavori della centrale. Il Tar ha invece respinto la richiesta di Enel di essere risarcita dei danni che avrebbe provocato la sospensione dei lavori. Secondo il calcolo della società, i danni ammonterebbero a 23 milioni di euro. Alla luce di questa decisione dei giudici amministrativi, il governatore Piero Marrazzo ha annunciato che presto sarà convocato un tavolo con il Governo per discutere la questione Civitavecchia. Il ministro dello Sviluppo economico, Pierluigi Bersani, «mi ha confermato la sua volontà e il suo impegno a convocare al più presto il tavolo», ha dichiarato ieri Marrazzo. «Prendiamo serenamente atto e rispettiamo la sentenza della magistratura amministrativa - ha aggiunto il numero uno della Pisana - In merito, mi limito solo ad osservare che siamo in attesa del dispositivo, ma da quanto sembra si conferma la giustezza della nostra posizione amministrativa». L'Enel ha espresso soddisfazione per la decisione del Tar e ha ribadito «la sua piena disponibilità a partecipare al tavolo di concertazione». Di diverso avviso l'assessore regionale all'Ambiente, Angelo Bonelli, che parla di «una straordinaria vittoria per la Regione Lazio». La sentenza, ha spiegato Bonelli, oltre ad aver respinto la richiesta di risarcimento dell'Enel, «consente all'azienda di riprendere i lavori esclusivamente nel limite di 1 milione e 300 mila metri cubi, mentre se vorrà estendere la cubatura dovrà chiedere una nuova autorizzazione e una nuova valutazione di impatto ambientale. Proprio ciò che aveva chiesto la regione quando avevamo negato la possibilità di costruire per 4 milioni di metri cubi». Non solo carbone. La strategia di Enel non si ferma al carbone. Enel Union Fenosa Renovables (Eufer), la joint venture con Union Fenosa di cui Enel detiene l'80%, «prevede di investire in Spagna fino a 850 milioni di euro nella realizzazione di progetti nel campo dell'energia da fonti rinnovabili per una potenza massima di 60 megawatt». Lo ha comunicato ieri la società elettrica precisando che il programma d'investimenti, che vede anche un accordo di collaborazione con la Fondazione Santos de Maimona, riguarda la costruzione di parchi eolici, centrali termosolari e biomasse fino a 650 megawatt, creando 900 posti di lavoro nella regione spagnola dell'Estremadura. La realizzazione dei singoli progetti è affidata ad accordi specifici che saranno firmati nel prossimo mese di giugno.

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