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Terna, Cattaneo si prende tutta la rete

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L'ad della società spinge per l'acquisto dell'8% della dorsale elettrica da Edison, Aem e Ferrovie

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Starebbero infatti procedendo «speditamente» le manovre per l'acquisto dell'8% della rete di trasmissione elettrica nazionale, circa 5.000 chilometri di rete. E dopo lo shopping oltreoceano, il Gruppo guidato da Luigi Roth e Flavio Cattaneo prepara lo sbarco in Borsa delle controllate brasiliane Tsn e Novatrans. È quanto è emerso dall'assemblea degli azionisti, che ieri ha approvato il bilancio 2005 - chiuso con un utile netto a 297,9 milioni (+29%) - e la distribuzione di un dividendo di 13 centesimi di euro per azione (+13% sul 2004). Dei quali, 5 centesimi sono stati già distribuiti in acconto lo scorso novembre, mentre il saldo di 8 centesimi andrà in pagamento a giugno. Non solo: la società, ha spiegato Cattaneo «conferma una politica tesa ad assicurare dividendi in crescita di almeno il 3% l'anno». Mentre sui tempi per l'acquisizione dell'8% della rete nazionale che Terna non ha ancora nel suo perimetro - il 5% è nelle mani di Edison e Aem, gran parte del resto è delle Ferrovie - l'ad è convinto di «poter procedere speditamente». La società finora era rimasta in stand-by in attesa della delibera, giunta il 13 aprile, con cui l'Authority per l'energia ha stabilito i meccanismi di incentivazione e disincentivazione per il conferimento della rete. Tempi rapidi anche per lo sbarco in Borsa delle controllate brasiliane Tsn (che a dicembre ha acquisito il 100% di Munirah, concessionaria di 106 chilometri di linee di trasmissione e di due sottostazioni nello stato di Bahia per circa 17 milioni di euro) e Novatrans. Ieri sera il Cda ha approvato il percorso di quotazione delle due controllate. Il progetto prevede il conferimento integrale delle partecipazioni che Terna ha in Transmissora sud este e nord este e Novatrans nella società di recente costituzione Terna Participacoes, interamente controllata dall'azienda di Cattaneo. La dimensione complessiva dell'offerta sarà di almeno il 25% del capitale di Terna Participacoes. Lo scorso 31 marzo - ha poi fatto sapere Cattaneo - il ministero delle Attività produttive ha «formalmente approvato il piano di sviluppo 2006-2015», che prevede oltre 3 miliardi di investimenti per lo sviluppo della rete elettrica nazionale.

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