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di PINO GIULIETTI LA TELECOM di Marco Tronchetti Provera passa l'esame dell'assemblea dei soci.

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Nessun intoppo dunque per i conti dello scorso anno. Gli azionisti, soprattutto, quelli piccoli preoccupati del fatto che il valore del titolo in Borsa non dà loro grandi soddisfazioni sono stati rassicurati dalle parole del patron Provera: «Telecom Italia è un società sana, impegnata nella riduzione del debito e che, dal punto di vista industriale, ha anticipato i competitor sulla strada della convergenza fisso-mobile». In parte però le lamentele dei piccoli risparmiatori sono accolte. «Abbiamo avuto i migliori risultati in Europa per Ebitda, Ebit e anche in termini di investimenti» ha ricordato Tronchetti prima di ammettere che «come azionisti siamo tutti insoddisfatti dell'andamento del titolo ma questo è un altro discorso». Colpa dei multipli che non permettono alle quotazioni di salire secondo il manager ma «se continueremo sulla strada intrapresa cambieranno». E la strada che il manager ha tracciato è da una parte quella industriale della convergenza fisso e mobile e del lancio di nuove tecnologie »grazie alle quali oggi Telecom non è più solo la società dei telefoni» e dall'altra quella della riduzione del debito. «Abbiamo ereditato un debito di 43 miliardi di euro mal strutturato lo abbiamo fattoscendere a 33 miliardi, abbiamo fatto pulizia di bilancio e a quel punto abbiamo varato un'operazione strategica importante per ragioni industriali: la fusione Telecom-Tim. «Con questa operazione il debito è risalito a 48 miliardi ma in un anno lo abbiamo già riportato sotto 40 miliardi di euro e lo porteremo a 33,5 nel 2007» ha concluso citando il nuovo piano triennale. In attesa i soci portaano a casa un utile netto di 3.884.820.803,95 euro, e un il dividendo di 0,14 euro per le azioni ordinarie e di 0,1510 per le risparmio. L'assemblea ha poi nominato inoltre il Collegio Sindacale e autorizzato un buy back per un massimo del 10% del capitale sociale e un controvalore complessivo non superiore a un miliardo di euro, in un periodo di 18 mesi. Tronchetti ha poi smonontato i rumors su una possibile fusione con Mediaset: «Non esiste nessun progetto solo fantasia e immaginazione». L'unica sorpresa della giornata la riserva il libro soci. Spunta la famiglia Amenduni con la Siab all'1,39% tra i 10 maggiori azionisti. Niente di nuovo in vista dell'uscita di Hopa, Intesa e Unicredit da Olimpia. «Pirelli e Benetton acquisteranno le partecipazioni. Non ho mai pensato che non avvenisse» ga spiegato Provera. Oggi a Brescia, toccherà a Hopa invece fare il punto sul dossier Olimpia.

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