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di GIOVANNI LOMBARDO ALITALIA conferma l'obiettivo di ritorno all'utile nel 2006.

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Questi disagi, infatti, sono costati 80 milioni di euro di mancati introiti che sono destinati a tradursi in una riduzione di 40 milioni per il risultato operativo del 2006. Sono le valutazioni del consiglio d'amministrazione di Alitalia, che si è riunito ieri, ribandendo che quest'anno la compagnia chiuderà il bilancio con il segno positivo. Purché non si ripetano, avverte Alitalia, gli eventi negativi che hanno funestato il primo mese dell'anno. Stime ottimistiche alle quali non credono i sindacati, che avevano stimato in 20 milioni gli effetti negativi degli eventi accaduti due mesi fa. Le organizzazioni dei lavoratori continuano a parlare di un buco di bilancio di 500 milioni addebitabili alla «cattiva gestione». Il bilancio di quest'anno «è la chiave di volta dell'intero impianto strategico delineato dal piano industriale» ricorda la compagnia la quale non manca di sottolineare come «le risultanze gestionali del primo trimestre risentono, con evidenza e pesantemente, delle forti turbative dell'operativo verificatesi nel mese di gennaio». Tuttavia, il cda presieduto da Giancarlo Cimoli, «alla luce di un'affidabile stima dell'andamento dei primi tre mesi dell'anno, conferma allo stato e in assenza del ripetersi degli eventi negativi che hanno caratterizzato lo scorso mese di gennaio anche dal punto di vista meteorologico, il conseguimento di un risultato positivo per l'esercizio 2006». Alitalia è anche argomento dello scontro elettorale in corso tra i due schieramenti. Ieri il leader della Margherita Francesco Rutelli ha affermato che la compagnia va salvata: «Dobbiamo salvare l'Alitalia riportandola nel mercato, perché non possiamo fare a meno di un vettore nazionale». Ma la compagnia dovrà scegliere se allearsi con i francesi o gli olandesi perché «senza questa strategia» non c'è possibilità di uscire dalla crisi. Per Rutelli «non avere una compagnia di bandiera significa che i grandi flussi pregiati di turismo si spostano su altre nazioni e che l'Italia sarà costretta a farsi dettare l'agenda del turismo internazionale». Resta intanto aperta la battaglia legale con Air One per Volare. È atteso entro l'inizio della prossima settimana il pronunciamento del tribunale di Roma sul ricorso di Alitalia contro la parziale accettazione, da parte dello stesso tribunale, del ricorso avanzato dalla compagnia di Carlo Toto per inibire la partecipazione di Alitalia alla gara per l'acquisto di Volare.

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