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Pensioni più sicure per i professionisti

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Bilanci in attivo per le casse privatizzate. Aumenta il numero degli iscritti: 1,3 milioni (+2,1%)

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854milioni di euro nel complesso) e le uscite previdenziali (3.200 milioni di euro in totale). È quanto emerge dal Rapporto 2005 sulle casse di previdenza professionali privatizzate a cura del sottosegretario Alberto Brambilla presentato ieri a palazzo Giustiniani. Secondo il Rapporto sulle casse dei professionisti a fine 2004 risultano iscritti alle casse privatizzate 1.281.430 contribuenti con un aumento del 2,4% rispetto al 2003 mentre le prestazioni erogate nell'anno sono state 352.147 (+2,9%). «È un sistema abbastanza innovativo e competitivo, perché si è assunto oneri e onori, nel senso che con il decreto di privatizzazione non è previsto l'intervento dello Stato, nel caso in cui queste Casse vadano in deficit di bilancio - sottolinea Brambilla - Tutte queste casse - spiega - si sono mosse, in questi 10 anni, per cercare di mantenere la sostenibilità finanziaria. Insomma, è un sistema che presenta delle sue peculiarità che il sistema pubblico potrebbe copiare e viceversa». Alla presentazione del rapoporto è intervenuto anche il presidente dell'Inps, Giampaolo Sassi. «La gestione delle Casse è molto dinamica e attiva e ha portato a un incremento del fondo non solo immobiliare». Un ostacolo all'espansione viene, però, dal sistema fiscale. «C'è il problema della tassazione - spiega Sassi - Si tratta di un problema molto sentito dalle Casse, che da anni chiedono una tassazione ridotta dei proventi che derivano dalla valorizzazione del patrimonio. E mi sembra ragionevole, perchè, così com'è, la norma è doppiamente punitiva». La ricerca segnala come la cassa con il maggior numero di iscritti sia quella dei medici (Enpam) con 320.199 contribuenti (+1,8%) e 131.990 prestazioni mentre la cassa con il numero di iscritti più basso è quella dei periti agrari (4.132 contribuenti e appena 131 pensioni) seguita da quella dei notai (5.312 iscritti e 2.348 pensionati). I giornalisti iscritti all'Inpgi sono 15.779 (5.421 i trattamenti pensionistici) mentre gli avvocati iscritti alla cassa privatizzata della categoria sono 111.873 a fronte di 22.190 pensioni in essere. I rappresentanti di commercio sono la professione più «vecchia» insieme ai medici con 311.827 iscritti e 108.562 trattamenti pensionistici. «Nonostante la innegabile positività della situazione attuale - sottolinea Brambilla - le prospettive di medio lungo termine delle casse restano condizionate dalle concrete riforme che gli organi di gestione decideranno». Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, i dati evidenziano che il 53,8% delle entrate contributive proviene dalle regioni del Nord, il 22,6% da quelle del Centro e il 23,7% dal Sud. Le uscite per le prestazioni sono attribuite per il 51% al Nord, per il 23,9% al Centro e per il 25,1% al Sud.

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