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Enel, carbone a Civitavecchia e gas a Montalto

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E il cda che si è tenuto ieri ha ribadito la volontà di «opporsi alla intempestiva e infondata decisione della Giunta regionale Lazio di imporre la sospensione dei lavori a mare nella centrale di Civitavecchia». «Se la nuova centrale di Civitavecchia fosse entrata in servizio all'inizio del 2005, - dicono dal quartier generale del gruppo guidato da Fulvio Conti - ad oggi sarebbe stato possibile un risparmio di circa 3 miliardi di metri cubi di gas, risparmio che avrebbe evitato l'emergenza che il Paese si è trovato ad affrontare negli ultimi mesi». Il Cda ha quindi confermato la validità della scelta di favorire un maggiore ricorso al carbone nella produzione di elettricità in Italia, con l'obiettivo di raggiungere una quota simile a quella che si riscontra nella media europea, «come unica via concretamente percorribile in tempi certi per allineare i prezzi dell'energia elettrica italiana a quelli dei maggiori paesi europei, aumentando così la capacità competitiva delle nostre imprese e migliorando i bilanci delle famiglie italiane». Il cda, riunitosi sotto la presidenza di Piero Gnudi, ha quindi dato mandato ai legali per avviare «tutte le azioni necessarie a difesa della conversione della centrale di Civitavecchia». Il consiglio ha infatti condiviso la decisione di Conti, di avviare tutte le necessarie iniziative legali a tutela dell'operatività del cantiere di Torrevaldaliga Nord e a risarcimento dei danni economici derivanti dall'ordinanza della Regione Lazio. «Il progetto di riconversione a carbone della centrale di Civitavecchia - spiega il responsabile di Torre Valdaliga Nord, Ivano Ruggeri - ha ricevuto tutte le autorizzazioni da parte del ministero dell'Ambiente e del ministero delle Attività Produttive. Enel quindi andrà al tavolo di concertazione con la Regione, pronta a discutere qualsiasi ipotesi integrativa e non sostitutiva del carbone per il polo energetico di Civitavecchia. L'ipotesi del rigassificatore può andar bene per Montalto di Castro tenendo però fermo il carbone a Civitavecchia». g.lom.

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