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«Il governatore è un no global»

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Scajola parla così di «ennesima dimostrazione che la modernizzazione dell'Italia continua ad essere avversata in maniera ideologizzata». Ma sostegno della presa di posizione della giunta del Lazio, che ha detto no all'uso del carbone nel territorio, spingendo invece sul gas, scende in campo l'Unione che attraverso il Gruppo Nazionale Energia e Ambiente parla di «iniziativa, quella della Regione Lazio, che merita il sostegno dei cittadini». Sostegno anche da parte di molti rappresentanti locali e ambientalisti. A cominciare dal presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra, per il quale «la svolta decisa dalla Regione Lazio rappresenta un passaggio positivo e importante», passando per il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio secondo il quale «il gas garantisce salute ed occupazione, il carbone no, perchè è altamente inquinante». La decisione del Lazio «contesta l'accordo preso con l'Enel» e rappresenta un rischio - sottolinea il presidente della commissione Attività produttive della Camera Bruno Tabacci, «per il sistema che, attraverso un sempre più diffuso utilizzo del gas per la produzione di energia, potrebbe tornare ad una crisi energetica tra un anno». Critiche arrivano dall'opposizione della Pisana. «Ma chi guida la Regione Lazio: Marrazzo o il partito dei No? - il coordinatore regionale di Forza Italia Beatrice Lorenzin - Amministrare un ente locale significa prendersi delle responsabilità e avere il coraggio nelle scelte. Questo non è stato fatto dal presidente Marrazzo che ha dimostrato di indossare i panni di Ponzio Pilato ossia affermare che è meglio decidere di non decidere». Solo qualche giorno fa Marrazzo aveva dichiarato di non avere il potere di sospendere la riconversione. «All'improvviso cambia idea sotto la spinta della sinistra estrema che è la vera mente della maggioranza in Regione come in Provincia e in Campidoglio - prosegue la Lorenzin - Dispiace vedere che chi dovrebbe avere il senso delle istituzioni lasci trasparire una indecisione colpevole».

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