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Petrolio alle stelle per colpa della speculazione

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Le operazioni finanziarie sull'oro nero determinano un sovrapprezzo di almeno dieci dollari

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Parola di Pasquale De Vita, presidente dell'Unione petrolifera, che ha rispedito al mittente le accuse che si sono levate in questi giorni contro le compagnie che hanno ricominciato a ritoccare all'insù, dopo la tregua natalizia, i listini di benzina e diesel. Secondo De Vita non ci sono tensioni sugli approvvigionamenti. Non manca una goccia di petrolio, nè ci sono problemi di stoccaggio: le fiammate delle quotazioni del petrolio sono «ingiustificate» e quindi legate sostanzialmente alla speculazione che pesa per almeno 10 dollari, se non di più, sugli attuali prezzi dell'oro nero. Insomma se gli automobilisti cercano un colpevole per la tosatura dei loro portafogli alla pompa lo possono cercare nei grandi operatori commerciali internazionali. Un autentico scarica barile, nel senso più pieno della parola, insomma, è la versione di De Vita. Intanto, però, in attesa di trovare i responsabili le quotazioni negli ultimi giorni hanno ripreso a correre, spingendosi ai massimi degli ultimi 3 mesi, sopra i 64 dollari al barile sulla piazza americana e oltre i 62 per il Brent, il greggio di riferimento europeo, scambiato a Londra. Con riflessi immediati anche sui mercati dei prodotti lavorati, come quello europeo del Platt's, che ha visto negli ultimi giorni la quotazione della benzina verde salire anche di 70 dollari a tonnellata. Un rialzo, quello del prezzo dei carburanti europei che non ha tardato a riflettersi sul mercato domestico con aumenti ai distributori, messi in campo da diverse compagnie. Ma «come sempre, in maniera ritardata e comunque parziale» rispetto all'andamento degli aumenti internazionali, torna a far notare De Vita ricordando che i rincari operati negli ultimi giorni da alcune aziende petrolifere italiane riflettono «solo in parte» quelli registrati sulle piazze mondiali. Rincari che arrivano nonostante - ha sottolineato il presidente - i fondamentali del mercato petrolifero - l'equilibrio cioè tra la domanda e l'offerta - sono in una situazione di tranquillità».

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