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Rumors sui risarcimenti Parmalat corre in Borsa

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A spingere l'azienda agroalimentare di Collecchio guidata da Enrico Bondi è l'ipotesi di buone nuove sul fronte delle azioni risarcitorie: dai documenti degli inquirenti attivi sul caso del crac Parmalat emergerebbe infatti che la banca d'affari americana Lehman Brothers avrebbe lanciato l'allarme sul "default" dell'azienda ben prima del 2003, anno in cui avvenne nel dicembre la bancarotta. La banca Usa, inoltre, figura come parte danneggiata nella richiesta di rinvio a giudizio della Procura di Parma formulata per il primo troncone dell'inchiesta sul crac di Parmalat. I Pm infatti hanno ipotizzato il reato di calunnia per l'ex patron Calisto Tanzi, l'ex direttore finanziario Fausto Tonna e l'avvocato d'affari Gianpaolo Zini, che di fronte alle critiche della Lehman avevano accusato la banca di aggiotaggio in danno di Parmalat finanziaria spa, presentando persino due esposti alla Consob.

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