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Bnl, Unipol non arretra

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La richiesta delle autorizzazioni per completare la scalata alla Banca nazionale del lavoro non si ferma e nonostante la pressione mediatica Consorte e i manager della compagnia di assicurazioni bolognese sembrano non sembrano disposti a fare marcia indietro. Dopo aver ricapitalizzato la società per 1,4 miliardi e messo a disposizione dell'operazione quasi 5 miliardi di euro, la holding di via Stalingrado attende di vedere le eventuali carte processuali prima di decidere se e come cambiare strategia. Unipol, d'altronde, ha già in cassetto le autorizzazioni di due autorità di vigilanza su tre (Consob e Isvap) e tra breve dovrebbe arrivare la decisione della Banca d'Italia. Formalmente Consorte ha tutti i requisiti per portare avanti l'operazione, a partire dai coefficienti di solidità del nuovo conglomerato finanziario. Nonostante il Cda della Bnl presieduto da Luigi Abete contesti la sostenibilità dell'operazione, dunque, Bankitalia si troverebbe a dover dare necessariamente il suo sì all'offerta pubblica d'acquisto presentata da Bologna. Un via libera sul quale non sarebbero emersi particlari resistenze neppure negli uffici della vigilanza, gli stessi servizi che mostrarono perplesità sull'Opa lanciata dalla Popolare italiana sull'Antonventa. A preoccupare i vertici dell'Unipol non sarebbe neppure la necessità di un giudizio sull'onorabilità di Consorte - da ritenersi estraneo a illeciti fino a una eventuale condanna - per la quale Bankitalia potrebbe opporre un eventuale veto alla scalata. In ogni caso a Bologna adesso ci si interroga anche su eventuali strade alternative. Con il fiume di denaro messo sul piatto per l'operazione Bnl, Consorte potrebbe anche decidere soluzioni del tutto diverse, lasciando la banca romana al suo destino. Un'ipotesi che vedrebbe riscendere in campo gli spagnoli delal Bbva. Nonostante Bilbao abbia detto di non voler rilanciare la sua offerta dopo il fallimento dell'Ops a 2,62 euro presentata la scorsa primavera, alla luce dei nuovi fatti la banca estera potrebbe riaprire la partita. Per il momento negli uffici della Bbva ufficialmente la parola d'ordine è tacere, ma a quanto pare sarebbe già stato dato incarico ai legali di seguire con attenzione l'evolversi della vicenda. In mancanza di novità, il prossimo appuntamnto reta rò quello di Bankitalia, che la settimana prossima potrebbe dare la sua risposta a Bologna. E il governatore Antonio Fazio, che non si è fatto intimidire da pressioni politiche e da una campagna di stampa denigratoria senza precedenti, anche questa volta difficilmente si farà condizionare da articoli di giornali o spifferi delle Procure.

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