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Il costo del denaro sale al 2,25%. Le banche aumentano subito le rate e torna l'interesse per i Bot

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La Bce alza i tassi ma assicura: non ci saranno altri incrementi nei prossimi mesi. Tremonti: decisione non eccitante Mutui, fino a 300 euro in più per le famiglie

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Il presidente della Bce, Jean Claude Trichet ha comunque assicurato che questa mossa non va interpretata come l'inizio di una serie di aumenti dei tassi che rischierebbe di nuocere all'economia. La decisione è stata presa per «fare fronte» ai rischi per la stabilità dei prezzi. L'euro intanto ha perso terreno nei confronti delle principali valute internazionali scendendo sotto 1,17 dollari (minimo di seduta 1,1690). l'oro è tornato sopra i 500 dollari l'oncia e il petrolio è risalito a 58 dollari al barile. E mentre arrivano critiche da gran parte del mondo politico, il popolo dei mutui si prepara alla stangata sulle rate. Mutui più cari. Nonostante molte banche seguano già da tempo l'andamento del mercato dei tassi a lungo, la decisione della Bce spingerà comunque gli istituti di credito a innalzare il costo del denaro che danno in prestito. Così, chi ha già stipulato un mutuo a tasso variabile vedrà le proprie rate lievitare e sarà comunque anche più oneroso accendere un nuovo mutuo. Secondo i calcoli dell'Adusbef nonostante il ritocco sia di appena lo 0,25% l'aggravio per le famiglie che pagano un mutuo sarà compreso tra i 150 e il 300 euro l'anno. L'associazione dei consumatori ipotizza vari scenari possibili a seconda della durata dei mutui. Ad esempio un mutuo di 100 mila euro a 10 anni al 4% comporta una rata mensile di 1.012,45 euro o semestrale di 6.115,67. Un aumento del tasso al 4,25% comporterà un aumento di 11,92 euro sulla rata mensile (+143,04 annui) o di 74,02 euro sulla rata semestrale (+148 euro l'anno). Per un mutuo di 200 mila euro a 10 anni un tasso al 4% comporta una rata mensile di 2.024,90 euro o semestrale di 12.231,34. Un aumento al 4,25% comporterà un rincaro di 23,84 euro sulla rata mensile (+286,08 annui) o di 148,04 euro sulla rata semestrale (+296,04 euro l'anno). Più appeal per bot e conti correnti. Passata ormai da tempo l'euforia per gli investimenti in Borsa, il vecchio conto corrente bancario o i più tradizionali Bot potrebbero tornare un po' più appetibili anche se ormai i rendimenti netti sono da tempo ai minimi se non negativi. Anche i tassi sui conti correnti aumenteranno e tenere il denaro fermo in banca diventerà meno sconveniente. Quanto ai titoli di Stato, potrebbero registrare nelle prossime aste lievi aumenti dei rendimenti. Debito pubblico in salvo. L'incremento dei tassi avrà un effetto limitato sul debito pubblico italiano: l'impatto immediato di un aumento dello 0,25% dei tassi si rifletterebbe sul debito per lo 0,1-02% del pil (prodotto interno lordo). Questo considerando che, secondo quanto riportano nell'ultima relazione del governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio in occasione delle Considerazioni finali, emerge che i Bot a breve termine sono circa 118.384 milioni di euro, e rappresentano la cifra su cui maggiormente si riflette l'incremento dei tassi. Le reazioni. Reazioni piuttosto critiche sul fronte politico e sindacale, con il ministro delle Finanze austriaco, Karl-Heinz Grasser, futuro presidente di turno dell'Ecofin, che ha sostenuto come il rialzo non sia giustificato. Una lancia in favore dell'Eurotower è stata spezzata dal commissario Ue agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia, per il quale l'aumento del costo del denaro non solo «non cambia» le previsioni di crescita della Commissione, ma nel contempo risulta «importante» per contenere le attese inflazionistiche nel medio termine. Freddo il commento del ministro dell'Economia Giulio Tremonti: «La decisione non è eccitante in termini economici».

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