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Il Ricucci Trust cambia vertice

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Dopo aver trasferito l'amministrazione dall'isola di Guernsey a Roma, è in arrivo un nuovo responsabile per "The Stefano Ricucci Trust". In settimana, inoltre, ci sarà il responso della Reconta Ernst Young sulla solidità patrimoniale del gruppo. Soltanto dopo aver ricevuto l'analisi sui conti del gruppo ci sarà un nuovo incontro fra i consulenti di Ricucci per decidere il da farsi. Cambio al vertice del Trust. Il nuovo "trustee" è l'avvocato Riccardo Pieroni dello studio Irti, scelto come garante di autonomia e indipendenza dagli advisor di Magiste, l'avvocato Vittorio Ripa di Meana e il banchiere Guido Roberto Vitale. Pieroni sostituirà Michele Sinibaldi. Il cambio della guardia avverrà in linea con le richieste di discontinuità gestionale avanzate dalla Procura di Milano. L'obiettivo, comunque, è di arrivare entro Natale a chiudere la riorganizzazione del gruppo di Ricucci e poter quindi procedere, oltre che sul fronte Rcs con la sistemazione del 14,7% in pegno a Bpi, su quello del dissequestro della partecipazione (pari al 4,9%) in Antonveneta. Le ipotesi sul tappeto restano quella di un collocamento del pacchetto Rcs con un strumento derivato e quella di una società veicolo, coinvolgendo almeno alcuni degli azionisti del patto di sindacato di Rcs. La partita Rcs. I soci del patto Rcs per il momento restano alla finestra. Corrado Passera, amministratore delegato di Banca Intesa, ha osservato in mattinata di considerare «molto prematura» la costituzione di una newco. Parole che hanno raffreddato gli entusiasmi della Borsa dove il titolo ha chiuso in cauto rialzo (+0,21% a 4,24 euro). Il presidente di Capitalia, Cesare Geronzi, ha preso ancora più le distanze da Ricucci e Bpi: «Il problema è già risolto. Come azionista di Rcs - ha sottolineato - il problema non esiste».

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