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Duello Tremonti-Regioni

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Vertice sui tagli di spesa prima di blindare la manovra

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La parte della manovra contenuta nel provvedimento d'urgenza taglierà il traguardo, con tutta probabilità, già giovedì. Il varo arriverà con un voto di fiducia che, per blindare il testo, potrebbe essere posto dal governo già domani mattina. Mentre il decreto collegato arriva al capolinea, parte l'esame della commissione Bilancio di Montecitorio sulla Finanziaria vera e propria. Il testo in questo caso non è ancora blindato tanto che il ministro dell'Economia Giulio Tremonti incontrerà i rappresentati delle regioni e degli enti locali proprio per affrontare i nodi ancora sul tappeto. L'avvio dei lavori sulla manovra è per oggi con l'intervento del relatore Daniela Santanchè e di Ettore Peretti per il Bilancio. Si chiuderà poi l'esame del decreto fiscale che, in serata, approderà all'aula. Ai voti sarà posta la pregiudiziale di costituzionalità avanzata dall'opposizione poi si avvierà la discussione generale e il Governo dovrebbe porre la fiducia, presumibilmente domani mattina per arrivare al voto giovedì in giornata. Secondo quanto governo e maggioranza spiegavano nei giorni scorsi il decreto dovrebbe passare senza nessuna modifica. Sulla manovra, che dovrebbe essere licenziata per l'aula entro l'8 dicembre, si lavorà così alle modifiche. Molti gli argomenti che la maggioranza potrebbe far confluire nel testo, ad iniziare da una nuova riformulazione del bonus per i figli, includendo anche i secondi nati del 2006 (attualmente non previsti). Il ministro per le politiche Agricole, Gianni Alemanno, continua inoltre a chiedere che venga accolto il condono previdenziale agricolo. Misura già bocciata dal Senato. Ci sarà poi il decreto sulla patente a punti che, ritirato dal Governo, dovrebbe essere reinserito via manovra. E un altro capitolo importante riguarda regioni ed enti locali dopo la recente pronuncia della Corte Costituzionale che ha di fatto messo a rischio 3 articoli della manovra. E mentre i Comuni si attivano per risparmiare attraverso la proposta di ridurre l'aliquota da versare all'Agenzia Nazionale dei segretari comunali e provinciali per quanto riguarda tutti i comuni con popolazione inferiore ai 3 mila abitanti, prende corpo la polemica contro i finanziamenti alla Fiera di Milano (25 milioni). L'assessore regionale alle attività produttive Duccio Campagnoli, coordinatore per le Regioni nella materia fieristica, ha infatti inviato una lettera urgente al vice ministro Adolfo Urso nella quale denuncia l'inaccettabilità della iniziativa con cui un emendamento votato al Senato alla Legge finanziaria impegna altri 25 milioni di euro di finanziamento per le infrastrutture della nuova Fiera di Milano.

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