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Il 25 novembre si vola ma Alitalia si ferma il 29

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Dopo giorni di tentennamento sull'opportunità di protestare proprio in concomitanza con la ricapitalizzazione necessaria per salvare la compagnia aerea, i confederali hanno sciolto ieri la riserva e proclamato nuove agitazioni. Un segnale duro: a scioperare saranno tutte le organizzazioni firmatarie degli accordi con azienda e governo. Non solo, per sottolineare la gravità della situazione le sei organizzazioni sindacali, poste dalla commissione di garanzia di fronte alla necessità di scegliere quale finestra di sciopero utilizzare nei prossimi giorni, hanno deciso di scioperare il 29 novembre e non il 25, quando si terrà lo sciopero generale di tutte le categorie lavorative. Una decisione, questa, presa prima dell'annuncio della precettazione di tutti lavoratori del trasporto aereo ordinata dal ministro Lunardi per il 25 novembre. Sul fronte dell'aumento di capitale, ieri il titolo Alitalia è arrivato a perdere anche il 5%, riuscendo però a recuperare in corso della seduta e chiudere a -1,6% (1,35 euro), con i diritti in calo del 19% per l'azionario e del 24% per l'obbligazionario. Secondo un operatore «tutti vendono e nessuno pensa a fare l'aumento di capitale», tanto che il titolo, ormai è una «palestra per gli speculatori».

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