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Alitalia, arrivano utile e aumento di capitale

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Archiviato il terzo trimestre con un guadagno di 5 milioni. Ricapitalizzazione fino a 1,2 miliardi

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Il nuovo consiglio di amministrazione che si prevede sarà convocato per il 10 novembre, deciderà infatti l'importo definitivo dell'operazione in un range tra 1 e 1,2 miliardi di euro, le condizioni e le modalità dell'aumento, nonchè la lista delle banche che prenderanno parte al Consorzio di garanzia. Tra queste, dopo il via libera di Intesa che garantirà fino a 100 milioni di euro, si attende la partecipazione di Unicredito e forse di Mediobanca. Tre anche gli istituti di credito esteri che, oltre al global coodinator Deutsche bank che garantirà la metà della quota di aumento destinata al mercato, dovrebbero entrare a far parte del Consorzio: Societè Generale, Nomura e, forse, Dresdner. L'aumento di capitale, da concludersi entro la fine dell'anno, è inoltre «basilare» per il raggiungimento di un risultato economico 2005, «sensibilmente» migliore rispetto a quello del 2004. I risultati della trimestrale, in effetti, hanno evidenziato che le azioni di "efficientamento" hanno iniziato a dare risultati «anche superiori alle attese». L'utile di 5 milioni messo a segno a settembre, ad esempio, è risultato migliore «di 52 milioni rispetto al medesimo periodo dello scorso anno» ed anche il complesso dei 9 mesi del 2005 indicano un risultato negativo per 119 milioni, migliore di 567 milioni rispetto al bilancio 2004, quando la perdita era di 685 milioni. Nei primi nove mesi dell'anno sono tuttavia aumentati di 252 milioni, portandosi a quota 2.509 milioni, i costi: di questi 175 milioni sono riconducibili al più elevato prezzo del carburante. Rispetto allo stesso periodo del 2004, nel trimestre è invece diminuito del 10% il costo del lavoro così come è scesa a meno di 19 mila unità la forza media retribuita, in calo di 1.905 (-9%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel trimestre è anche salito del 10% il valore della produzione (1.240 milioni), così come i costi (900 milioni) cresciuti nel periodo del 13% e, ricorda Alitalia , «fortemente impattati dal peggioramento del costo del carburante», al netto del quale l'incremento sarebbe stato del solo 5%, «conseguenza per lo più dell'incremento della capacità offerta». Il risultato operativo consolidato è inoltre risultato positivo per 44 milioni, in miglioramento di 68 milioni rispetto allo scorso anno, nonostante l'impatto del caro-carburante. L'indebitamento pur se leggermente sceso di 53 milioni è a quota 1.667 milioni. Infine è cresciuto il trasportato passeggeri su tutta la rete: +4% a fronte però di un incremento dell'offerta del 5,8% che ha portato ad un calo del coefficiente di riempimento dei voli dell'1,4%. Nei primi nove mesi del 2005 il trasportato è invece cresciuto dell'11,3% a fronte di un incremento dell'offerta del 12%. Ieri Alitalia ha confermato che il decreto sui requisiti di sistema comporterà un impatto positivo per la compagnia di 85 milioni nel 2006 e di circa 50 milioni negli anni successivi. Il decreto ha invece «infastidito», queste le sue parole, il sindaco di Milano, Gabriele Albertini che ha annunciato di essere al lavoro «con il governo e con il Parlamento per modificarlo».

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