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Parte l'iter parlamentare della Finanziaria

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Mercoledì prossimo la commissione Bilancio del Senato comincerà l'esame dei 3.305 emendamenti presentati alla manovra. Lo stesso giorno un vertice di maggioranza dovrebbe definire un'intesa su come investire i 1.140 milioni stanziati per il capitolo famiglia. Se l'accordo verrà trovato il relatore alla manovra Antonio Azzollini (Fi) potrebbe recepirlo in emendamenti da presentare in qualunque momento dell'iter del disegno di legge. «Mi riservo di presentare emendamenti politicamente significativi solo dopo averli concordati con la maggioranza», ha precisato il relatore. La commissione Bilancio avrà due settimane scarse, considerando anche la festività di inizio novembre, per licenziare il provvedimento che approderà in aula il 7 novembre. Resta dunque aperto il capitolo della destinazione degli 1,14 miliardi per la famiglia: le proposte sono diverse e vanno da un assegno per i libri scolastici, al bonus per i secondogeniti, sostegno contro il caro-affitti, assegno per i pensionati al minimo. Molti sono stati gli emendamenti dei parlamentari di maggioranza presentati in proposito. La sintesi dell'intesa di maggioranza potrebbe, però, anche essere contenuta nel maxiemendamento del governo che arriverà in Aula e sul quale, con ogni probabilità, sarà chiesta la fiducia. Domani, intanto, la commissione Bilancio darà il parere sul decreto fiscale, che accompagna la finanziaria, all'esame della commissione Finanze di Palazzo Madama. Fra i punti di rilievo della manovra, la questione dei tagli agli enti locali. La tensione è alta, malgrado l'aggiustamento dei giorni scorsi, fatto a spese delle regioni. Tra le proposte che creeranno maretta quella dell'Udc che insiste, nonostante la bocciatura del viceministro dell'Economia Giuseppe Vegas, nel chiedere l'aumento della tassazione delle rendite finanziare.

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