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La nuova strategia dell'Ice punta alle fiere internazionali

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«Quando uno straniero entra in un padiglione italiano di una qualsiasi fiera, ovunque nel mondo - ha osservato - bisogna che 'si senta' in Italia, deve subito 'scoprire' la cultura, l'arte, la moda e l'insieme dei settori di eccellenza del nostro Paese». Vattani ha già accompagnato il ministro per le Attività produttive, Claudio Scajola, in mezz'Europa dell'Est, nel Sud-est asiatico e a New York: in Malaysia, per la fiera del legno di Kuala Lumpur; in Giappone (con tappe a Sendai, per l'apertura di un nuovo ufficio dell'Ice, il terzo, in Giappone) e all'esposizione universale di Aichi (dove il padiglione italiano è stato il più visitato dopo quello nazionale); in Cina (per la grande fiera degli investimenti di Xianmen); Francia (Maisons et Objets a Parigi); a New York, per l'iniziativa promozionale di prodotti di altissima qualità (cashmere ed altri tessuti, vini, borse, scarpe) ai grandi magazzini "Saks fifth avenue" (e nelle 54 filiali sparse per gli Usa) per la quale il direttore del Metropolitan Museum ha fatto mettere in bella mostra cinque quadri (Cenni di Francesco, Carnevale, Ghirlandaio, Bronzino e Veronese) dai quali si ricava "come l'Italia sia sempre stata all'avanguardia nel campo delle stoffe, dei gioielli, degli abiti, in una parola dell'eleganza". Tra i risultati c'è anche la manifestazione MilanoUnica sul tessile, svoltasi a metà settembre a Cernobbio e Milano, che per la prima volta ha unificato quattro dei cinque più prestigiosi appuntamenti del tessile made in Italy: IdeaBiella, IdeaComo, Moda In e Shirt Avenue.

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