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L'istituto di credito di Via Minghetti aderisce al concordato Parmalat

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Ad annunciarlo è stato ieri l'amministratore delegato, Matteo Arpe, che ha anche anticipato il buon andamento dei conti al vaglio del Consiglio di amministrazione di giovedì prossimo. Il concordato al quale ha aderito Capitalia riguarda l'acquisto di crediti per diventare azionisti del gruppo di Collecchio, che sembra destinata a diventare una vera e propria public company in cui obbligazionisti, banche, fondi ed investitori istituzionali e non dovrebbero convivere come azionisti. Il termine per aderire o meno al concordato predisposto da Enrico Bondi per far ripartire il motore del colosso alimentare era scaduto lo scorso 26 agosto. Intanto la Borsa continua a guardare con attenzione il gruppo presieduto da Cesare Geronzi. Ma a spingere il titolo (ieri ha chiuso con un +0,45%, a 4,56 euro) ha contribuito anche l'annuncio degli acquisti effettuati dalla Magiste di Stefano Ricucci, adesso in possesso di una quota molto vicina al 2%. Acquisti che però "non entusiasmano" il management di Via Minghetti. Per Arpe «la banca non sceglie gli azionisti, ma i clienti. E ricucci non è cliente».

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