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L'Ue a Pechino cerca l'intesa sui prodotti tessili

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E mentre proseguono serrati i negoziati, il commissario europeo per il commercio Peter Mandelson ed il presidente della Commissione Ue Jose Manulel Barroso si dicono fiduciosi. Mandelson che ieri è stato impegnato nella capitale con il ministro del commercio estero di Pechino, Bo Xilai, in serrati incontri, ha sottolineato che «spera» di raggiungere nelle prossime ore un'intesa mentre oggi è atteso l'arrivo del primo ministro britannico Tony Blair che, nella sua qualità di presidente di turno dell'Unione Europea, parteciperà con i massimi dirigenti cinesi al vertice annuale tra Cina e Ue. «Spero che avremo un accordo prima dell' inizio del vertice», ha detto Mandelson in una pausa delle sue discussioni con Bo Xilai. In serata, Mandelson che era atteso ad una cena offerta dalla Camera di Commercio Europea in Cina, non si è presentato. Membri della sua delegazione hanno affermato che il commissario intende continuare le trattative con Bo Xilai ad oltranza, sperando in una positiva conclusione prima dell' inizio del vertice. L'ottimismo di Mandelson è stato condiviso dal presidente della Commissione Barroso, anche lui a Pechino per il summit. «I prodotti cinesi non resteranno bloccati per un minuto più del necessario», ha detto Barroso. Sia Barroso che Mandelson hanno difeso l'accordo raggiunto in giugno, in base al quale per i prossimi tre anni la Cina limiterà volontariamente la crescita delle esportazioni dei propri prodotti tessili entro tassi che variano dall'8 al 12,5 per cento per le diverse categorie di prodotti. «Pensiamo che sia un accordo robusto, una risposta adeguata della quale europei e cinesi hanno bisogno per gestire un periodo di transizione segnato da un grande cambiamento», ha aggiunto Barroso.

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