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Alitalia, Il cherosene brucia 400 milioni

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I maggiori costi del carburante potrebbero portare a nuovi esuberi del personale

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Di fronte al timore che gli sforzi fatti per salvare e rilanciare l'azienda rischiano di essere vanificati, Giancarlo Cimoli sta rimodulando il piano industriale 2005-2008 valutando sino a quale quota possa spingersi il prezzo del petrolio (prevedendo oltre i 70 dollari al barile) per mettere a punto una politica mirata a tenere fermo l'obiettivo della parità di bilancio a fine 2006. L'ulteriore aggiornamento del piano industriale, chiesto anche dalle banche che dovrebbero partecipare alla ricapitalizzazione dell'Alitalia, deve recuperare quei 400 milioni di euro che sono stati bruciati dal caro-petrolio. Oltre a rivedere acquisti e a ottimizzare il network, l'azienda pensa di cautelarsi contro ulteriori rincari del petrolio con operazioni di copertura limitate nel tempo. Ma questo potrebbe non bastare e i sindacati sono scesi in campo avvertendo che non sono disposti a ulteriori sacrifici economici. Soprattutto, non vogliono vedere aumentare il numero degli esuberi. Ma agli iniziali 3.700 (di cui ci sono stati già circa 2.000 esodi) se n'era aggiunto un migliaio nell'aprile scorso e altri 1.000-1.500 dipendenti potrebbero seguirne le orme. Il Sult (il sindacato disconosciuto dall'Alitalia) è tornato ieri a ribadire di essere ancora disponibile a risolvere la vertenza con l'azienda rilevando, però, che non si può scaricare la responsabilità di una situazione aziendale difficile sui lavoratori. Il sindacato ha sottolineato che non può essere considerato un reato non aver sottoscritto (come fatto dal Sult, appunto) un piano industriale che, peraltro, deve essere rivisto e corretto su molti aspetti. Così, il Sult suggerisce a Cimoli di «smettere di spendere i pochi soldi rimasti nelle casse dell'azienda in costose parcelle legali per azzeccare qualche garbuglio antisindacale». Il sindacato ha inoltre annunciato un sit-in con Cnl e S.In.Cobas in occasione del consiglio dei ministri del prossimo 2 settembre.

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