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Rc auto, Palazzo Chigi mette a dieta le assicurazioni

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Via all'esperimento della scatola nera in 5 città. I consumatori: «Risparmio del 40% o tutto inutile»

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Con il varo del nuovo Codice delle assicurazioni, che il Consiglio dei ministri si appresta ad approvare a giorni, presumibilmente nella seduta del 26 agosto, gli automobilisti italiani riceveranno la prima buona notizia da molto tempo a questa parte: l'introduzione dell'indennizzo diretto, grazie al quale le tariffe Rc auto dovrebbero scendere del 15% in breve tempo. «La nuova norma - sottolinea il sottosegretario alle Attività produttive Roberto Cota - creerà una semplificazione delle procedure di fronte agli incidenti stradali e comporterà una conseguente riduzione delle tariffe. Sono molto soddisfatto anche per la velocità con cui questa riforma è stata inserita nel Codice delle assicurazioni». Il Governo aveva rinviato l'approvazione del provvedimento alla fine di luglio, suscitando le proteste delle associazioni dei consumatori. Che hanno a più riprese rilevato, da ultimo sulla scorta di uno studio della Cgia di Mestre, come negli ultimi vent'anni i costi delle polizze sono aumentati del 144,2%, un dato a cui si aggiunge il rincaro del 36% segnato dalla benzina. Il nuovo sistema d'indennizzo dovrebbe portare, in prima battuta, ad una riduzione dei costi legati alle spese legali che gravano sui sinistri: si tratta di circa 1,5 miliardi l'anno, il 10% dell'ammontare totale dei risarcimenti. La decisione del governo di intervenire sul contenimento dell'Rc auto per via legislativa si è resa necessaria dopo che nè la liberalizzazione delle tariffe, nè la riduzione degli incidenti grazie all'introduzione della patente a punti, avevano dato i risultati sperati. Una scelta che, peraltro, già aveva incassato il parere favorevole dell'Antitrust, secondo la quale «una più diffusa applicazione del sistema di indennizzo diretto appare non solo pienamente compatibile, ma addirittura di stimolo verso un assetto maggiormente concorrenziale del mercato assicurativo Rc auto». Ciò dovrebbe consentire agli assicurati, secondo l'Autorità garante per la concorrenza, «di stipulare condizioni di polizza particolarmente personalizzate, che prevedano la sostituzione di pezzi danneggiati con ricambi equivalenti, o franchigie nella copertura assicurativa». Ma c'è di più. Per raggiungere l'obiettivo di abbassare le tarriffe dell'Rc Auto, il ministro delle Attività produttive Claudio Scajola ha deciso di sperimentare le nuove tecnologie. Prima tra tutte quella della cosidetta "scatola nera", in grado di registrare tutti gli spostamenti dell'automobilista e soprattutto il rispetto dei limiti di velocità. La realizzazione dell'iniziativa è affidata all'Isvap, con il finanziamento del Governo, e la sperimentazione (che partirà in cinque città campione: Torino, Milano, Roma, Napoli e Palermo) prevede l'installazione gratuita, su alcune migliaia di autoveicoli ad uso privato, di un sistema di rilevazione satellitare con tecnologia Gps e Gprs, in grado di registrare i comportamenti di guida e di ricostruire con precisione il posizionamento e la dinamica degli incidenti stradali. Inoltre, all'installazione si accompagnerà uno sconto del 10% sulla polizza. Dall'innovazione le associazioni dei consumatori si augurano di ottenere un risparmo nell'ordine del 40%: «Altrimenti - sostengono Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori -, come accaduto per l'innovazione della patente a punti, a trarre vantaggio dalla significativa diminuzione degli incidenti saranno solamente le compagnie di assicurazione».

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