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Fiat, le banche fanno shopping sul titolo

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Bnp Paribas raggiunge il 2 per cento del capitale. Frenata a Piazza Affari ma con scambi intensi

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Oggi il consiglio di amministrazione si riunirà per esaminare i conti semestrali del gruppo, mentre ieri è stata una giornata di incontri tra i vertici del Lingotto e il presidente del Consiglio Silvio Bedrlusconi che ha ricevuto a Palazzo Grazioli il presidente del gruppo Luca Cordero di Montezemolo, il vicepresidente John Elkann e il presidente di Ifi e Ifil Gianluigi Gabetti. Tutto questo mentre in Borsa è continuato il rally del titolo che ha perso l'1,77% a 6,88 euro tra scambi ancora molto intensi che hanno riguardato oltre 23 milioni di titoli, pari a poco meno del 3% del capitale. Tra le mani forti che stanno acquistando a Piazza Affari spunta l'istituto di credito transalpino, Bnp Paribas (una delle banche del prestito convertendo), che ha comunicato alla Consob di detenere il 2,009% di Fiat. Accordi in vista. All'uscita di Palazzo Grazioli, Montezemolo non ha rilasciato dichiarazioni. Ma il colloquio tra i due è stato intenso ed è durato circa tre ore. È facile intuire che i due abbiano parlato della presentazione in programma per il 3 agosto del piano per l'auto elaborato dall'amministratore delgato, Sergio Marchionne. In ballo ci sono anche gli aiuti annunciati dal Governo per rilanciare il settore auto. Ma c'è di più. Continuano a circolare indiscrezioni su un possibile intervento nella ristrutturazione del Lingotto da parte delle finanziarie che fanno capo al presidente del Consiglio. Tra le ipotesi, anche se più volte smentita, ci sarebbe anche l'organizzazione di una cordata di investitori istituzionali per creare un fondo di ristrutturazione in vista di un progetto di spezzatino Fiat. Banche in pressing sul titolo. Bnp Paribas, una delle due banche straniere (l'altra è Abn Amro) che partecipano con 150 milioni al prestito da 3 miliardi che a settembre sarà convertito in azioni del Lingotto, il 21 luglio ha portato la sua quota in Fiat al 2,009%. Una conferma dell'ipotesi che i movimenti in Borsa siano dovuti anche ad aggiustamenti legati alla imminente conversione. D'altra parte Bnp Paribas ha già dato un segnale di fiducia sottoscrivendo il 22 luglio insieme a un pool di banche internazionali una linea di credito da un miliardo a favore della società torinese. Oggi i conti. Prime indicazioni sui conti del gruppo Fiat arrivano dagli Usa e riguardano Cnh, la società che produce trattori: nel secondo trimestre ha registrato un utile netto pari a 114 milioni di dollari (che comprende oneri al netto delle tasse di 4 milioni) rispetto a un utile di 83 milioni (che include oneri di 24 milioni) e un attivo di 15 dollari nel precedente trimestre. Il fatturato, comprese le attività finanziarie è cresciuto a 3,571 miliardi dai 3,398 miliardi del 2004.

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