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Finanza e politica applaudono

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Così il presidente dell'Authority, Lamberto Cardia, ha aperto l'attesa relazione annuale al mercato. L'attività di vigilanza ha subito una «intensificazione straordinaria» a partire dalla rivelazione dei principali casi di crisi, Cirio e Parmalat. Il pressing della Commissione, una repressione che sembra aver dato i suoi frutti anche sul fronte della prevenzione, si è composto poi di iniziative di vigilanza «che non hanno precedenti nella storia della Consob per numero di soggetti coinvolti e sanzioni comminate». L'impegno profuso «è anche testimoniato dall'entità degli interventi sinora svolti, che nella sola vicenda Antonveneta hanno di molto superato il numero di 100». Le sanzioni, destinate a diventare più pesanti con la nuova normativa, hanno già subito nel 2004 una crescita esponenziale a oltre 14 milioni di euro dai 2,4 dell'anno precedente. La relazione di Cardia è piaciuta a tutto il gotha della finanza e della politica. Quella del numero uno della Consob, ha commentato il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, è stata «una relazione molto ampia e completa», mentre secondo Marco Tronchetti Provera, presidente di Pirelli e Telecom, si è trattata di «una indicazione dell'ottimo lavoro che sta svolgendo la Consob». Critici invece i consumatori. «Solo tante chiacchiere e nessun intervento reale a difesa dei consumatori». È questo il commento del presidente del Codacons Carlo Rienzi che in una nota afferma che Cardia, «parla di difesa degli investitori, ma ha accettato le transazione sui bond argentini, transazione piena di clausole vessatorie e vietata dal codice civile».

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