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Braccio di ferro sui poteri di Covip e Isvap

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L'obiettivo - come ha ribadito ieri il ministro dell'Economia, Domenico Siniscalco - è quello di portare il testo del provvedimento in Consiglio dei ministri questo venerdì. Ma il rischio di un nuovo rinvio è nell'aria, visto che nella maggioranza - secondo quanto emerso dal preconsiglio dei ministri - è ancora in atto un braccio di ferro su chi dovrà vigilare sul risparmio previdenziale: solo la Covip, come scritto nel testo del ministro Maroni, o anche l'Isvap, come sostenuto da altri? Che i tempi possano slittare lo ha fatto capire ieri sera, al termine del cdm, il ministro per le Politiche comunitarie, Giorgio La Malfa: «Il ministro Maroni ha preannunciato che il provvedimento arriverà presto, tra qualche giorno. Ma non so se al prossimo consiglio dei ministri». L'ipotesi di un ruolo dell'Isvap è stata riproposta ieri nel corso del preconsiglio dei ministri. In pratica, c'è chi sostiene che la vigilanza sui fondi pensione debba restare alla Covip mentre quella sulla polizze individuali venga affidata all'Isvap. Andrebbe così cambiato quanto previsto nella bozza di provvedimento messa a punto da Maroni, dove la Covip è l'unica Authority che deve vigilare sulla correttezza sia dei gestori dei fondi che di quelli delle polizze individuali. A questo punto - secondo quanto si apprende - è probabile che tra oggi e giovedì si svolga un vertice interministeriale, presieduto dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, per dirimere la questione.

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