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I dipendenti Cit cominciano lo sciopero della fame

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Una rappresentanza dei dipendenti della società, ormai da cinque mesi senza stipendio, è al settimo giorno di presidio permanente sotto Palazzo Chigi a sostegno della vertenza contro il licenziamento di circa 2.000 lavoratori. E la situazione, ricorda il Sult, si è ulteriormente aggravata perchè la scorsa settimana è stata depositata ufficialmente presso il Tribunale fallimentare di Roma, l'istanza di fallimento di Italiatour, una delle società del Gruppo che conta circa 110 dipendenti. I lavoratori e il Sult continuano a richiedere un nuovo incontro agli uffici della Presidenza del Consiglio, «ma ancora non si è avuta una risposta», ha reso noto il segretario nazionale dell'organizzazione, Andrea Cavola, che annuncia l'intenzione dei lavoratori di non mollare e di continuare fino a una soluzione positiva della vertenza. «Se neanche lo sciopero della fame sarà sufficiente - ha proseguito il sindacalista - metteremo in campo altre iniziative ancora più eclatanti». La Cit, una dei nomi storici del turismo in Italia, si trova da tempo in una situazione finanziaria molto grave. È allo studio un piano di salvataggio, ma la situazione resta molto critica.

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