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Stefano Ricucci continua a comprare Rcs

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E promette di andare «certamente» oltre il 20%, nonostante dalla Fiat l'amministratore delegato Sergio Marchionne faccia sapere che la quota in Rcs non si tocca. Più minaccioso il presidente del Lingotto, Luca Cordero di Montezemolo, che ieri si è spinto sino ad evocare gli anni bui della finanza italiana, quando il Corriere della Sera era sotto scalata. Un'analogia con gli acquisti in Borsa di Ricucci (dunque cosa ben diversa dalle vicende evocate da Montezemolo) che arriva a poche ore dalla sortita del premier Silvio Berlusconi, uscito in difesa dell'immobiliarista. «Chi osa dare fastidio ai poteri forti, allora viene messo sotto accusa», aveva detto il premier spiegando l'attacco di giornali e ambienti finanziari contro l'immobiliarista. «Bisogna distinguere tra chi fa trading immobiliare e chi fa l'imprenditore nel senso vero del termine - ha detto Montezemolo - Credo sia arrivato il momento di fare chiarezza. Quando in Italia ci siamo trovati di fronte a un fenomeno di cui non si sapeva bene l'inizio, la storia, da dove provenivano capitali ingenti, ci siamo sempre trovati di fronte a sorprese. Preferisco non aggiungere altro». Un nuovo siluro, quindi, contro Ricucci. Ma anche l'ennesimo segno di debolezza di fronte alla scalata in Rcs.

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