Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Lodi migliora l'offerta su Antonveneta

default_image

  • a
  • a
  • a

Intanto però continua ad infuriare la battaglia legale e i Pm di Milano si apprestano a richiedere rogatorie in Svizzera per fare luce sull'attività di Giuseppe Besozzi, uno degli imprenditori che ha acquistato titoli della banca di Padova dopo aver ricevuto alcune linee di credito da Lodi. Accanto alla pressione della magistratura, resta violenta anche la battaglia legale fra i due schieramenti. Oggi il giudice di Padova dovrebbe rispondere all'istanza avanzata dall'ex presidente Tommaso Cartone su chi deve guidare la banca fino alla prossima assemblea. Per l'ex presidente e la Lodi la palla dovrebbe passare a Bankitalia, mentre Abn spinge per reinsediare provvisoriamente il vecchio consiglio. Nel frattempo nessuno dei due schieramenti sembra mollare. La Lodi ritoccherà l'opas volontaria (che offre sia contanti che azioni di nuova emissione Bpl e della controllata Reti Bancarie Holding) prevista accanto all'opa obbligatoria con una parte più significativa in contanti. Per quanto riguarda il finanziamento delle due offerte, annunciato in dirittura di arrivo, Mps si è chiamato fuori dall'operazione a cui avrebbe dovuto partecipare insieme ad istituti nazionali e internazionali. Il consiglio di amministrazione di Montepaschi, secondo fonti finanziarie, ha ritirato il punto dall'ordine del giorno chiamandosi di fatto fuori dall'operazione. La modifica dell'opas si è resa necessaria dopo che sono emersi i dubbi, presenti peraltro sin dall'inizio, nella Commissione e in particolare sul meccanismo che calcola il valore dell'offerta, realizzato dalla stessa Lodi, a 26 euro, considerandola quindi migliorativa rispetto a quella Abn. Rilievi e richieste di chiarimenti espressi da Consob e che hanno indotto l'istituto di Fiorani a studiare l'introduzione di modifiche dopo un incontro avvenuto nella sede dell'Autorithy. «Non c'è un blocco dell'ops, con Consob c'è una normale dialettica» spiegano fonti vicine al dossier. L'offerta dovrebbe essere approvata entro il primo giugno. Tra le ipotesi sul tavolo dei legali ed advisor della Lodi c'è quindi un'offerta con più cash e meno carta. In particolare il meccanismo del "paracadute", già previsto dal prospetto e che mette al riparo chi aderisce dalle oscillazioni dei titoli offerti in cambio, prevederà un conguaglio in denaro invece che nell'assegnazione di ulteriori azioni Reti Bancarie Holding. I titoli Rbh e della Lodi quotano infatti sotto al valore attribuito dalla Lodi.

Dai blog