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«Non frenare le autostrade del mare»

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E, ancora, dall'Italia alla Tunisia e a Malta. Le acque del Mediterraneo sono in piena effervescenza: aumentano le rotte, s'espande il network, si moltiplicano le offerte (ultima quella della Grimaldi sulla rotta Civitavecchia-Tolone in 12 ore) anche con pacchetti low cost, delle compagnie di navigazione per far viaggiare sempre più passeggeri via mare con navi che diventano sempre più confortevoli. Una sorta di mini crociera per allietare le ore di navigazione dimenticando il mal di mare. A guardare i numeri, si può senz'altro dire che le autostrade del mare hanno preso il largo e navigano a gonfie vele. «Le autostrade del mare sono una realtà da 40 anni - conferma il presidente uscente di Confitarma Giovanni Montanari - da quando gli armatori privati aprirono le prime destinazioni. E oggi ci sono più di 50 linee, con una flotta di 70-80 navi e un'offerta complessiva di stiva che in 10 anni è cresciuta del 150%». Eppure le autostrade del mare incontrano ancora molti ostacoli e per questo non riescono a diventare la vera grande alternativa al trasporto su gomma, per decongestionare strade e autostrade.

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