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L'energia in Italia è la più cara d'Europa

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E se lo stivale, per le famiglie, è il paese più caro sul fronte dell'elettricità (al netto delle tasse) e si attesta al terzo posto della classifica per quanto riguarda il caro-metano, la situazione non migliora sul fronte delle imprese. I costi energetici sostenuti in Italia si attestano dunque ai vertici del caro-tariffe europeo. Con una punta che vede l'impresa-media (per consumi e potenza) pagare il conto per l'elettricità più salato nel confronto di Eurostat con i partner del Vecchio Continente. Elettricità. L'Italia guida la classifica europea del prezzo dell'energia elettrica destinata ai consumatori domestici al netto delle tasse, e quella del costo della luce per le imprese. Sul fronte delle bollette per le famiglie è, invece, seconda solo alla Danimarca se si prendono in esame i prezzi comprese le tasse. In particolare, in Italia, 100 Kilowattora (kWh) di elettricità domestica costano 14,12 euro, al netto delle tasse, contro una media Ue-25 di 8,88 euro. Se però si considera il prezzo di 100 kWh comprese le tasse (per la stessa fascia di consumo), le bollette italiane sono le seconde più care d'Europa con 19,27 euro per 100 kWh, alle spalle dei danesi che pagano 22,54 euro. Gas. Gli italiani sono al terzo posto nell'Ue per il prezzo del gas ad uso domestico, considerato il costo sia al netto delle tasse che con le tasse comprese. Secondo gli esperti statistici dell'Ue, la bolletta del gas più salata, tasse comprese, la pagano i danesi, per i quali 1 gigajoules (gj) costa 24,79 euro (nella fascia di consumo annua di 83,70 gj). Seguono gli svedesi, con 19,44 euro e gli italiani con 17,42 euro. La media europea si attesta a 10,46 euro. L'Italia resta al terzo posto della classifica anche se si considerano i costi per i consumatori al netto delle tasse, con 9,79 euro, contro una media Ue di 7,59.

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