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In rosa un'impresa su quattro

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Ciò nonostante, le aziende con a capo una donna sono sempre più numerose in alcune regioni, come la Lombardia (13,1%) e la Campania (10,5%). Anche se, in rapporto alla popolazione femminile, la regione con la più alta percentuale di imprenditrici è il Molise, con ben 10.659 donne coinvolte su 162.477 abitanti (6,5%), seguita da Abruzzo (5,7%), Valle d'Aosta (5,6%) e Basilicata (5,5%). Gran parte di queste donne (cioè il 32%) è dedito al commercio e il 23,5% all'agricoltura. Le cifre però non devono ingannare: per vincere sul mercato le donne devono sfoderare molta più tenacia e capacità dei colleghi uomini. Senza contare che a farsi strada nei piani alti delle grandi società sono ancora in poche. «Nella nascita di nuove imprese - ha commentato Gianna Martinengo, presidente del comitato per la promozione dell'imprenditoria femminile dell'ente camerale di Milano - sappiamo che molto più spesso che per gli uomini, la motivazione delle donne alla creazione di un'impresa è la ricerca di un'occupazione. Solitamente i progetti intrapresi, in primo luogo nella definizione della business idea e, in secondo luogo, nel bagaglio di conoscenze e competenze necessarie per ricoprire con successo il ruolo imprenditoriale, rispecchiano le abilità che le donne hanno sviluppato nella gestione dei propri ruoli tradizionali, sia familiare sia sociale, facendone una ricchezza da utilizzare per la loro affermazione nell'ambito produttivo». Sul piano dei settori, al femminile sono il 48,5% delle imprese totali operanti nei servizi pubblici e sociali, con oltre 106 mila aziende. Di queste il 57,4% nei servizi generici e il 26% nelle attività ricreative, culturali e sportive. Il restante 12,6% nelle organizzazioni associative e l'11,6% nello smaltimento dei rifiuti solidi e acque di scarico. Forte anche la presenza nella sanità e nei servizi sociali (38,7%). Tra le 1.182.727 imprese femminili il 32% opera nel settore del commercio, nell'agricoltura (23,5%), nel manifatturiero (10,6%), attività immobiliari, noleggio, informatica e ricerca (9,7%), negli alberghi e nella ristorazione (6,9%).

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