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Grandi opere, c'è un buco di 23 miliardi

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Uno studio del ministero delle infrastrutture dà ragione ai costruttori: i fondi sono insufficienti

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Per buona parte delle 61 grandi infrastrutture inserite nel primo programma delle opere strategiche non ci sono i soldi per portare avanti i cantieri. E dopo l'allarme lanciato dai costruttori dell'Ance, adesso è lo stesso ministero guidato da Pietro Lunardi ad ammettere che c'è un buco nei finanzimenti superiore al 50% dei costi necessari. In sostanza, su 41 miliardi e 280 milioni necessari per completare grandi sistemi idrici, ferrovie, autostrade e metropolitane, sono ancora da finanziare 22 miliardi e 984 milioni. Buona parte di queste risorse, come i 4 miliardi necessari per la tratta dell'asse ferroviario ad alta capacità del corridoio 5 (Lione-Kiev) compresa tra Milano e Verona, saranno recepite attraverso fondi europei. Ma per molte altre infrastrutture strategiche i finanziamenti non ci sono. Centro Italia. In questo quadro, per le regioni del Centro Italia la situazione è meno grave rispetto ad altre aree del Paese. Tra le grandi opere ci sono infatti la realizzazione della terza corsia del Raccordo anulare, che è stata interamente finanziata e sarà completata nel corso di quest'anno. Ci sono tutti i soldi pure per l'Interporto di Civitavecchia (costo finale 11,18 milioni). Per l'adeguamento della strada statale 156 dei Monti Lepini, uno dei segmenti secondari del corridoio plurimodale tirrenico-Nord Europa, serve invece un'integrazione di 7,12 milioni. Interamente finanziata la tratta stradale Terni-Rieti. L'Anas ne ha aggiudicato i lavori nell'ottobre scorso. Non servono risorse anche per il corridoio tirrenico meridionale (dallo svincolo dell'autostrada Roma-Fiumicino a Formia), mentre mancano all'appello 541 milioni per la bretella autostradale Cisterna-Valmontone. Si tratta del collegamento tra l'area pontina e l'autostrada A2: un itinerario alternativo a quello costituito dalla Pontina e dal Grande raccordo anulare, necessario per riunire al territorio nazionale attraverso l'autostrada A2 una vasta porzione della Regione Lazio a Sud della Capitale. Il 29 settembre scorso il Cipe ha approvato il progetto preliminare e finanziato una prima tranche da 100 milioni. Servono poi 792,2 milioni per la nuova tratta ferroviaria Passo Corese-Rieti, approvata dal Cipe nel dicembre 2003. Altro capitolo spinoso è il completamento della linea C della metropolitana di Roma. L'opera è suddivisa in vari lotti ed è già stato finanziato oltre un miliardo e mezzo di euro. Una cifra imponente, ma che dovrà essere completata con un altro miliardo e 388 milioni. All'asciutto pure le infrastrutture idriche del Molise: per l'acquedotto molisano centrale e l'interconnessione con il basso Molise mancano 92,58 milioni, mentre per la ristrutturazione dell'acquedotto molisano destro servono 25,63 milioni.

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