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Risparmio, nasce la Super Consob

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Previsti maggiori poteri. Ma slitta l'accordo per la vigilanza sulle obbligazioni

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Previste anche pene più alte, fino a 6 anni, oltre che multe fino a tre milioni di euro, per il reato di abuso di mercato. Stop sui prospetti. La norma però non recepirà anche le norme sui prospetti finanziari. Si sposta in altro luogo, dunque, forse in sede di riforma del risparmio, il dibattito su un tema che aveva suscitato grandi polemiche, per un emendamento presentato dal governo sulla questione. Emendamento che affidava alla Banca d'Italia la vigilanza esclusiva sulle emissioni dei prodotti finanziari. È stato Giorgio La Malfa, presidente della commissione Finanze, a chiedere lo stralcio dell'articolo 9 della comunitaria che conteneva il recepimento della direttiva sui prospetti finanziari. La direttiva prevede tra l'altro norme sulla vigilanza per le emissioni dei bond, alle quali il governo aveva presentato l'emendamento contestato durante il precedente passaggio della Comunitaria in Aula. Le polemiche erano state tali da indurre ad un rinvio del testo in commissione, per una correzione. La richiesta di stralcio è stata motivata con il fatto che in commissione Finanze e Attività produttive sta per ripartire l'iter del disegno di legge sul risparmio, che dovrebbe comprendere tutta la materia. Per lo stesso motivo La Malfa aveva chiesto di stralciare anche la norma della direttiva sul market abuse che prevede il rafforzamento dei poteri e della struttura della della Consob. Questa seconda richiesta, però è stata respinta e il recepimento della direttiva è stata votata, oltre che dalla maggioranza, anche dall'opposizione. Sanzioni più dure. Dunque, via libera all'articolo otto della Comunitaria che, con il recepimento della direttiva europea sul market abuse, prevede l'inasprimento delle sanzioni per gli abusi di mercato e il rafforzamento della Consob, che potrà avvalersi del supporto della Guardia di Finanza per il controllo degli abusi, e alla quale sarà consentita l'assunzione di 150 nuovi dipendenti. La Consob potrà inoltre accedere alla centrale rischi della Banca d'Italia. Meno segreti. La commissione di borsa, dunque, potrà richiedere notizie, dati o documenti sotto qualsiasi forma, richiedere registrazioni telefoniche, procedere ad audizioni di personale, al sequestro dei beni che possono formare oggetto di confisca, a ispezioni e perquisizioni. Chi ostacola le funzioni di vigilanza attribuite alla Consob sarà punito con la reclusione fino a due anni e con la multa 10mila a 200mila euro. La Consob, inoltre, potrà chiedere la collaborazione delle pubbliche amministrazioni, che dovranno fornire dati e informazioni; potrà accedere al sistema informativo dell'anagrafe tributaria, richiedere la comunicazione di dati personali anche in deroga ai divieti previsti, avvalersi, ove necessario, dei dati contenuti nell'anagrafe dei conti e dei depositi. La maggior parte di questi poteri saranno esercitati dalla Consob su autorizzazione del procuratore della Repubblica. Soddisfazione sul provvedimento è stata espressa sia da destra, con Riccardo Pedrizzi (An), che da sinistra, da Mario Lettieri (Margherita).

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