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di FRANCESCO FUSCO CATONE, che era uno tosto, pensava di poter sconfiggere Giulio Cesare, ...

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Ma, stando alla storia Giulio Cesare era uno ancora più tosto, e alla fine Catone dovette cedere le armi. Trasposta in tempi attuali, sembra la vicenda che vede da una parte l'accoppiata Prodi-Bazoli, nuovi Catoni, e dall'altra Cesarone Romiti, alle prese con i problemi di Impregilo e di ADR, ma deciso a difendere la parte più importante in termini di potere della sua costellazione: la RCS Media Group e con essa "Il Corriere della Sera", punta di diamante dell'informazione stampata, paragonabile in questo caso al consolato di Roma. Ebbene dopo un altanenarsi di notizie, che volevano vincente il Catone di centrosinistra con l'appoggio delle legioni bancarie (pochi giorni addietro erano state chieste in pegno le azioni della RCS per aprire i cordoni della borsa a favore di Impregilo) e soccombente Cesare Romiti e con lui il figlio Maurizio, sembra che tutto sia rientrato. Così come Bruto, convinto da Cesare, aveva provveduto a coprirgli le spalle in Medio Oriente, così oggi Mediobanca, ha coperto il fianco di Romiti. Gabriele Galateri di Genola, Presidente e amministratore delegato di Mediobanca, venerdì scorso ha inviato infatti una lettera ai soci del patto di sindacato proponendo di evitare qualsiasi scissione del Gruppo RCS, che era stato ventilato come soluzione per sottrarlo ai Romiti. Naturalmente non si tratta, come è nel costume di Mediobanca, di una richiesta perentoria, ma considerato il peso del proponente, che è presente in maniera notevole oltre che in RCS anche in Gemina, e in Generali e gode di ottimi rapporti con Umberto Agnelli, una missiva del genere ha un "potere di persuasione", più forte di quello esercitato da Romano Prodi sul suo amico e "correligionario" Giovanni Bazoli. Se la proposta - come è facile supporre - venisse accolta, allora Maurizio, e Cesare Romiti dovrebbero avere almeno un anno di tempo, perché la "spinta" bancaria a cedere il Corriere potrebbe in quel caso ritornare d'attualità al momento della scadenza dei bond di Impregilo. Frattanto tanta acqua sarà passata sotto i ponti. Assisteremo, come avvenne per Giulio Cesare, a un trionfo, in attesa delle Idi di marzo? Da parte della famiglia Romiti, permane il silenzio. Come si conviene in questi casi, inutile farsi degli altri nemici sciorinando i panni all'aperto.

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