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Musei, parchi, spiagge e caserme un patrimonio di 26 mila beni

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018beni e di questi 2.550 sono parte del demanio storico e artistico. Dei beni che fanno parte del patrimonio, tra fabbricati, terreni e infrastrutture, circa la metà, il 48%, è «disponibile», ovvero «gestibile secondo criteri economici». La radiografia del patrimonio dello Stato è contenuta nel «Contratto di servizi» tra il ministero dell'Economia e l'Agenzia del Demanio per il triennio 2004-2006. Per quest'anno il patrimonio dovrà rendere di più: il «Contratto» prevede infatti per il 2004 un incremento delle entrate ordinarie derivanti da canoni di locazione e concessioni. Anche per la voce «entrate straordinarie» è previsto un incremento, derivante sia dagli indennizzi legati agli sconfinamenti e ai condoni sia alla vendita di beni (in particolare quelli per usi governativi e terreni). OLTRE 26 MILA BENI, ANCHE 7.500 TERRENI — Sono 26.018 i beni che compongono il portafoglio pubblico complessivo: 15.925 fabbricati, 2.592 infrastrutture e 7.501 terreni. DEMANIO STORICO, L'80% SONO PALAZZI — Sono 2.550 fabbricati, 286 le infrastrutture, 84 i terreni: questo è contenuto nello scrigno del portafoglio demaniale. La parte più cospicua è costituita da 1.767 fabbricati di carattere culturale, ma ci sono anche 84 infrastrutture militari e 14 terreni con caratteristiche «culturali e naturali». OLTRE AL DEMANIO 12.218 BENI NON DISPONIBILI — Si tratta dei beni destinati a pubblici utilizzi quali, per esempio, le sedi di amministrazioni centrali dello Stato; in questa fetta di patrimonio figurano anche i beni in parte vincolati a destinazioni sociali. Tra i beni del patrimonio indisponibile per usi governativi risultano, dal «censimento» contenuto nella convenzione tra Agenzia del Demanio e Tesoro, 3.206 fabbricati non abitativi e 141 abitativi, nonchè 483 infrastrutture militari e quattro terreni individuati come «risorse naturali». MA QUASI METÀ PATRIMONIO È «DISPONIBILE» — Nel portafoglio destinato a rendere dal punto di vista economico ci sono 3.660 fabbricati, 6.708 terreni e 882 infrastrutture. Tra gli obiettivo del «Contratto di servizi» figura per il prossimo triennio «l'incremento della redditività del portafoglio» e «l'aumento del valore economico e sociale» dei beni.

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