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Alitalia, Piazza Affari premia l'arrivo di Cimoli Titolo sulle montagne russe. Sospeso al ribasso e poi al rialzo ha chiuso in progresso del 19%

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Il passaggio dalle Fs alla compagnia di bandiera di Giancarlo Cimoli nel duplice ruolo di presidente e amministratore delegato ha portato euforia in Borsa sulle attese del rilancio della società, tanto che il titolo già in apertura è stato più volte sospeso al rialzo e ha raggiunto un massimo infraday di 0,258 (+25,61%). Scambi vertiginosi sul titolo, pari a oltre 213 milioni di pezzi, che corrispondono al 5,5% del capitale. «C'è una doppia lettura sull'andamento del titolo: da un lato si tratta di puro trading unico a ricoperture, dall'altro di un'apertura di credito del mercato all'opera di rilancio», spiega un trader per il quale «l'idea che prevale è che gli sviluppi della situazione Alitalia non seguiranno quelli di Cirio, Parmalat e Giacomelli». Intanto Cimoli si è già messo al lavoro per definire il nuovo piano industriale. Il ministro dei Trasporti Lunardi ha detto che il punto dipartenza potrebbe essere l'ipotesi della holding e di due società, una con le attività strategiche e l'altra con le attività di servizi. Il responsabile di An per i trasporti Luigi Martini sottolinea però che di «certo Cimoli non si lascerà condizionare e nessuno gli porterà il compitino da fare». L'accordo raggiunto a Palazzo Chigi tra l'azienda e i sindacati prevede, testualmente, la definizione di «un nuovo progetto industriale finalizzato alla crescita del gruppo Alitalia secondo il modello analogo a quello proprio delle compagnie europee di riferimento, ivi compreso un coerente riassetto organizzativo e societario, con focalizzazione sul core business». Il rinvio è innanzitutto ad un modello di «full carrier»: Alitalia, insomma non si ridurrà ad una compagnia regional nè inseguirà le compagnie low cost. Ma il richiamo nell'accordo dovrebbe andare anche oltre: il modello, insomma, dovrebbe essere quello di Air France o, meglio ancora, di Lufthansa: sarà insomma preservata l'unitarietà di gruppo anche se alcune attività saranno societarizzate.

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