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Ferrari, Todt dai box alla direzione generale Leach a Maserati

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Sono queste le nomine più significative comunicate dal gruppo Ferrari-Maserati, che continua a far capo al presidente e amministratore delegato Luca di Montezemolo, designato presidente di Confindustria. Le nomine - precisa la nota di Maranello - entreranno in vigore l'1 giugno 2004. Oltre a Leach, ex direttore generale di Ford Europa, e a Todt, che con gli impegni di Montezemolo in Confindustria sale di grado, «mantenendo l'attuale carica nella Gestione Sportiva», Amedeo Felisa assumerà la carica di vicedirettore generale della Ferrari. L'attuale amministratore delegato di Maserati Antonello Perricone lascerà il Tridente per assumere altri incarichi nel Gruppo Fiat. È un patto tra l'azionista di riferimento e il gioiello di famiglia quello che sta alla base delle nomine per il riassetto del gruppo Ferrari-Maserati. Gruppo in cui, proprio con la nomina di Jean Todt a direttore generale del Cavallino, resta saldamente in sella Luca di Montezemolo, pur designato alla presidenza di Confindustria, ma che attraverso il nuovo Ad del Tridente Martin Leach vede la Fiat giocare un ruolo di primo piano nel settore di nicchia delle sportive di lusso. In pratica, l'intesa raggiunta tra Giuseppe Morchio e Montezemolo rafforza le posizioni di entrambi: la filosofia di fondo è stata la volontà di mettere a capo di Maserati un uomo come Leach che ha grande competenza di prodotto. Il suo passato in Ford Europa è riconosciuto, ora ha la possibilità di dimostrarla su un prodotto non di massa, ma di elite come le vetture del Tridente. La nomina di Todt, oltre a un premio per i ripetuti successi e per la sua continua crescita in Ferrari, è un modo per fidelizzarlo ulteriormente e per proseguire la politica di Montezemolo, restare cioè nel solco della stabilità dinamica, come la definisce il presidente. Squadra che vince non si cambia e le persone crescono all'interno del gruppo. Con Todt in sala di comando, Montezemolo ha un uomo su cui contare pienamente anche nel suo nuovo lavoro confindustriale. Ha premiato cioè la persona con cui più stretto è stato il legame in questi 11 anni. Un premio che è andato anche ad Amedeo Felisa, cui resterà in capo la responsabilità della Gestione industriale, con la nomina a vicedirettore generale.

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